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Scuole di Specializzazione 

Offerta Didattica

Scuola di Specializzazione in Allergologia e immunologia clinica

Direttrice: Prof.ssa Luisa Brussino

Referente Amministrativo: Paola Cheirasco

       

Scuola di Specializzazione in Anatomia patologica
Sede della Scuola: AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
Direttrice: Prof.ssa Paola Cassoni
Area Scientifico-Disciplinare: MED/08
Durata: 4 anni 
Modalità erogazione della didattica (on-line / frontale): Le attività didattiche teoriche comprendono lezioni frontali, seminari, conferenze, esercitazioni a piccoli gruppi, presentazione e discussione di casi diagnostici, scientific breakfast. Tali attività sono anche erogate per via telematica
Requisiti d'accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia
Modalità di accesso: Concorso Nazionale
Lingua: Italiana

Descrizione: Lo specialista in Anatomia Patologica deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della patologia sistematica anatomopatologica autoptica, macroscopica, microscopica, ultrastrutturale e molecolare, finalizzate alla specifica attività assistenziale propria dell’anatomopatologo ed all’attività peritale. Deve essere in grado di riconoscere e diagnosticare a livello macroscopico e microscopico le alterazioni morfologiche degli organi, dei tessuti e delle cellule nei preparati citologici, nel materiale bioptico ed in corso di riscontro diagnostico. A tal fine lo specialista in anatomia patologica deve acquisire le necessarie competenze nell’applicazione ed interpretazione diagnostica in patologia umana delle metodiche anatomiche, istologiche, citologiche, istochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali e di biologia molecolare, nonché capacità nell’utilizzo di metodi relativi al controllo di qualità ed alle valutazioni quantitative. Sono specifici ambiti di competenza dello specialista in anatomia patologica la diagnostica autoptica, macroscopica, istopatologica, citopatologica, istocitopatologica intraoperatoria, ultrastrutturale e la caratterizzazione biomolecolare delle lesioni di cellule, tessuti ed organi e dell’intero organismo, finalizzate alla diagnosi di esse, utili anche per l’orientamento prognostico e terapeutico, e per la valutazione epicritica della diagnosi e dei correlati anatomo-clinici.

Obiettivi formativi

Sono obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune)

Acquisizione delle conoscenze nell’ambito delle discipline che contribuiscono alla definizione della Classe della Medicina Diagnostica e di Laboratorio, e di quelle utili alla caratterizzazione del percorso formativo comune alle diverse tipologie di Scuola con particolare riguardo alla patologia molecolare, fisiopatologia e patologia generale, immunologia ed immunopatologia. Inoltre, l’attività di tronco comune sarà in parte dedicata alle integrazioni cliniche con l’Area Medica e con l’Area Chirurgica

Sono obiettivi formativi di base

  • acquisizione di competenze nell'uso degli strumenti e delle metodiche dei laboratori di istologia.
  • acquisizione di conoscenze fondamentali di genetica, biochimica, biologia molecolare, statistica medica, epidemiologia, e di modalità di valutazioni morfometriche;

Sono obiettivi formativi della tipologia della Scuola

  • l'acquisizione di conoscenze approfondite di anatomia patologica sistematica, di tecnica e diagnostica delle autopsie, delle basi teorico pratiche dell’istochimica e dell’immunoistochimica, della patologia ultrastrutturale, della citopatologia diagnostica, compresa la citologia aspirativa con ago sottile, e della biologia molecolare applicata alla diagnostica. 
  • la maturazione di completa capacità di diagnostica morfologica delle alterazioni cellulari, dei tessuti e degli organi, e della valutazione patogenetica ed epicritica di esse anche in rapporto al trattamento terapeutico.
  • l'acquisizione degli elementi fondamentali utili alla valutazione, anche epicritica, delle correlazioni anatomo-cliniche delle principali patologie subspecialistiche quali neuropatologia, patologia cardiovascolare, dermatopatologia, ematopatologia, nefrouropatologia, ginecopatologia, patologia pediatrica, patologia ossea e dei tessuti molli, patologia gastroenterologica, endocrinopatologia, patologia respiratoria, la patologia oncologica e tutto quanto concerne la diagnostica morfologica relativa a cellule, tessuti e organi.
  • l'acquisizione di esperienza di monitoraggio morfologico dei trapianti d’organo. L'apprendimento di competenze necessarie per l’organizzazione e la gestione del settorato e dei laboratori di diagnostica istopatologica, di citopatologia diagnostica, di istochimica ed immunoistochimica, di patologia ultrastrutturale e di biologia molecolare applicata alla istocitopatologia, ivi compresi la sicurezza nel posto di lavoro e lo smaltimento dei residui biologici e chimici.

Sono obiettivi affini o integrativi l’acquisizione di adeguate conoscenze teoriche di genetica medica, di epidemiologia ed igiene generale, diagnostica per immagini, medicina del lavoro e preventiva, tossicologia, medicina legale, deontologia e bioetica.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia: aver effettuato (e certificato) almeno 40 riscontri diagnostici necroscopici, ivi compreso il relativo studio istopatologico; la descrizione macroscopica ed il campionamento di almeno 1.200 pezzi operatori; la descrizione microscopica e la diagnosi istopatologica, con l’eventuale corredo di indagini istochimiche, immunoistochimiche, ultrastrutturali e di biologia molecolare, di almeno 4.000 casi; la descrizione microscopica e la diagnosi citopatologica di almeno 1.600 casi, inclusi quelli di citologia aspirativa con ago sottile; la partecipazione all’allestimento e refertazione di almeno 200 casi di diagnosi intraoperatoria; ed almeno 50 diagnosi molecolari su lesioni tessutali. Inoltre lo specialista deve dimostrare di:

  • Possedere una conoscenza approfondita dei segni, sintomi e meccanismi dei processi morbosi, nonché della correlazione tra quadri clinici e morfologici. Conoscere il background scientifico della patologia in termini di meccanismi della malattia, criteri diagnostici e significato clinico.
  • Essere in grado di effettuare descrizioni macroscopiche dei campioni, documentando adeguatamente gli elementi diagnostici essenziali, ed utilizzando ove necessarie, tecniche di documentazione iconografica.
  • Saper eseguire la campionatura dei pezzi chirurgici per l’esame istologico seguendo le linee guida riconosciute.
  • Esaminare i preparati istologici e citologici con un approccio logico e coerente, prendendo in considerazione le notizie cliniche ed i quesiti specifici posti dal medico richiedente.
  • Saper descrivere i quadri patologici in modo conciso e dettagliato, focalizzandosi sulle osservazioni finalizzate alla formulazione di un referto completo, chiaro e comprensibile.
  • Saper utilizzare le metodiche di digitalizzazione dei preparati istologici, ed essere consapevole delle applicazioni della virtual imaging nel campo delle consulenze diagnostiche esterne ed in ambito didattico.
  • Essere in grado di richiedere e di interpretare le appropriate indagini supplementari (colorazioni istochimiche, immunoistochimiche, indagini biomolecolari) qualora siano necessarie per la formulazione del referto.
  • Conoscere ed applicare la regolamentazione giuridica della medicina necroscopica.
  • Essere in grado di eseguire in maniera autonoma un riscontro diagnostico necroscopico completo e di formulare una corretta epicrisi.
  • Essere consapevole delle implicazioni medico-legali della custodia dei campioni e dei referti, nonché della protezione dei dati sensibili.

L’attività professionalizzante prevede turni di diagnostica nel contesto della rete formativa della Scuola, con la supervisione dei docenti della disciplina.L’apprendimento della diagnostica autoptica prevede la frequentazione della sala settoria e l’esecuzione di riscontri diagnostici autoptici con la supervisione del docente.

Le competenze specifiche sono riassunte schematicamente nelle seguenti tematiche: Autopsia; Patologia dell’osso e dei tessuti molli; Patologia della mammella; Patologia cardiovascolare; Citopatologia; Dermatopatologia; Patologia endocrina; Patologia oculare; Patologia del tratto gastroenterico; Ginecopatologia; Patologia del distretto testa-collo; Ematopatologia; Patologia epato-biliare; Patologia dell’apparato genitale maschile; Patologia del muscolo; Patologia del rene e delle vie escretrici renali; Patologia dell’apparato respiratorio; Neuropatologia; Patologia pediatrica, perinatale e fetoplacentare.

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione

Didattica

Il Medico in formazione specialistica svolge la propria attività formativa secondo le modalità previste dalla normativa vigente, sulla base di criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola; viene assegnato ai reparti delle Strutture sanitarie facenti parte della rete formativa secondo il piano formativo individuale deliberato dal Consiglio della Scuola e per il tempo necessario ad acquisire le abilità professionali da esso previste:

1° anno -  Programma Didattico

Lo specializzando, oltre a iniziare a svolgere in presenza del tutor l'attività pratica, dovrà seguire seminari, approfondire gli argomenti di studio mediante ricerche bibliografiche, partecipare a gruppi di studio e a Convegni scientifici. Per la formazione tecnico-scientifica, lo specializzando dovrà inizialmente acquisire tutte le conoscenze tecniche-scientifiche già elaborate dal gruppo di cui entrerà a far parte, e usufruirà dei laboratori. Si richiederà allo specializzando di collaborare alla diagnostica autoptica, istopatologica, citologica, ultrastrutturale e molecolare nel grado di autonomia definito dalle norme di legge e convenzionali e delle attrezzature idonee allo svolgimento della sua attività.

In particolare:

  • Descrizione e campionamento autonomo di pezzi operatori non complessi
  • Stilare descrizioni macro e microscopiche e ipotesi diagnostiche accedendo ai software gestionali di Anatomia Patologica, senza peraltro poter procedere alla validazione dei referti.

2° anno - Programma Didattico

In collaborazione con il Tutor lo specializzando pianificherà il proprio lavoro, sia a livello sperimentale sia a livello organizzativo. Lo specializzando dovrà raggiungere capacità tecnico-scientifiche tali da poter elaborare tecniche con un buon grado di capacità creative e critico-propositive autonome. Lo specializzando incrementerà il suo grado di autonomia nella diagnostica di routine e specialistica ottemperando agli impegni stabiliti dall'ordinamento per le attività professionalizzanti.

In particolare:

  • Richiedere autonomamente prestazioni di istochimica ed immunoistochimica e proporre esami FISH, biologia molecolare ed eventualmente diagnostica ultrastrutturale
  • Comunicare telefonicamente, in presenza del tutor, il risultato degli esami estemporanei a cui ha partecipato. Fermo restando 1) che è il tutor a redigere e firmare la diagnosi e 2) che è necessario che compaia una traccia (sul sistema gestionale informatico) della presenza dello specializzando al momento della formulazione della diagnosi estemporanea.

3° anno - Programma Didattico

Lo specializzando dovrà essere in grado di organizzare e gestire il lavoro di diagnosi istopatologica di routine e specialistica in modo progressivamente più autonomo, concreto e affidabile, tenendo conto delle capacità di comunicazione ed interazione con il personale di laboratorio. La pianificazione e la realizzazione del proprio lavoro favorirà capacità di autonomia e responsabilità per mettere in grado lo specializzando di auto gestirsi nell'ambito delle attività diagnostiche.

In particolare:

  • Procedere autonomamente alla eviscerazione ed al campionamento e descrizione degli organi in corso di riscontro diagnostico necroscopico in presenza del tutor e limitatamente a casi in cui il decesso non sia avvenuto in conseguenza di un intervento chirurgico o di procedura invasiva.

4° anno - Programma Didattico

Essere in grado di organizzare e gestire il lavoro di diagnosi istopatologica di routine e specialistica in modo autonomo, concreto e affidabile, tenendo conto delle capacità di comunicazione ed interazione con il personale di laboratorio. La pianificazione e la realizzazione del proprio lavoro favorirà capacità di autonomia e responsabilità per mettere in grado lo specializzando di auto gestirsi nell'ambito delle attività diagnostiche. Lo specializzando dovrà inoltre apprendere e rendere operative le conoscenze gestionali connesse alla conduzione di un laboratorio di ricerca, di diagnostica e procedure aziendali dimostrando inoltre di conoscere e di saper applicare le norme di sicurezza che tali ambienti di lavoro richiedono e di saper elaborare protocolli di procedure così come richiesto per il sistema controllo di qualità nell'ambito pubblico e privato.

In particolare:

  • Essere in grado di trasmettere le conoscenze di base della patologia agli studenti dei Corsi di laurea, al personale sanitario in genere ed in particolare essere in grado di supervisionare le attività dei colleghi più giovani promuovendone l’acquisizione di competenze e capacità tecniche e diagnostiche 

Valutazione attività

In questa sezione vengono presentati i questionari di valutazione delle attività teorico-pratiche che vengono svolte nell’ambito della Scuola.

Docenti e tutor

Il corpo docente della Scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica è costituito da Professori di ruolo di I e II fascia, da Ricercatori universitari e da personale operante nelle Strutture Sanitarie appartenenti alla rete formativa ed in possesso dei requisiti previsti dal D.I. n. 402/2017

Tutori designati annualmente dal Consiglio della Scuola guidano gli specializzandi nel loro percorso formativo.

Elenco Tutor 

Strutture Didattiche

Ai fini di una completa e armonica formazione professionale, lo Specializzando è tenuto a frequentare le diverse strutture, servizi, settori, attività in cui è articolata la rete della Scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica con modalità e tempi di frequenza funzionali agli obiettivi formativi stabiliti dal Consiglio della Scuola.

Rete Formativa aa. 2019/2020 - Strutture Didattiche:

  • SC Anatomia Patologica II - Responsabile: Prof.ssa Paola Cassoni - AOU Città della Salute e della scienza di Torino - Via Santena 7 – 10126 Torino

  • SC Anatomia Patologica I - Responsabile: Prof. Mauro Papotti - AOU Città della Salute e della scienza di Torino - Via Santena 7 – 10126 Torino
  • SC Anatomia Patologica Responsabile: Prof. Marco Volante - AOU San Luigi Gonzaga - Regione Gonzole 10, 10043 Orbassano (TO)
  • SC Anatomia Patologica Responsabile: Prof.ssa Anna Sapino - Istituto di Candiolo - FPO – IRCCS Strada Provinciale, 142 -KM 3.95 - 10060 Candiolo (TO)
  • SC Medicina Legale – Obitorio Civico di Torino – Responsabile Dott. Roberto Testi ASL Città di Torino
  • SC Anatomia Patologica – Responsabile Dott. Stefano Taraglio - ASL Città di Torino – Presidi Martini, Maria Vittoria, Giovani Bosco
  • SC Anatomia Patologica – Responsabile: Dott. Giovanni De Rosa - AO Mauriziano - Largo Filippo Turati 62, 10128 Torino

L’Art. 11 del Regolamento in materia di Scuole di Specializzazione prevede:

  • In conformità al programma formativo personale dello specializzando, in coerenza con l’ordinamento didattico, gli specializzandi possono svolgere un periodo di formazione professionalizzante all’estero presso strutture non inserite nella rete formativa, previa motivata delibera del Consiglio della Scuola e formale accettazione della struttura ospitante.
  • Il periodo di formazione fuori rete formativa non può superare i diciotto mesi nell’intero corso di studi.

  • Le disposizioni sulla formazione professionalizzante fuori rete formativa all’estero si applicano anche nel caso in cui la struttura ospitante sia in Italia previa delibera del Consiglio della Scuola e stipula di idonea convenzione tra la Scuola e la struttura ospitante. 

Coordinatore Didattico: Prof. Achille Pich
Referente Amministrativo: Antonietta Davello

 

Scuola di Specializzazione in Dermatologia e venereologia
Direttore: Prof. Pietro Quaglino

Descrizione

La Scuola di Specializzazione consente di ottenere il titolo di Specialista in Dermatologia e Venereologia; la durata del corso di specializzazione è articolato in quattro anni.
Possono partecipare al concorso di ammissione tutti i laureati in Medicina e Chirurgia e coloro che possiedono un titolo di studio conseguito presso un'università straniera equiparato a quello italiano.
L'obiettivo della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia è quello di formare professionisti specialisti nel settore delle scienze dermatologiche, secondo le norme generali delle scuole di specializzazione post-laurea del settore medico.
Ciascun anno di Corso è strutturato in lezioni formali, seminari in associazione alla frequenza clinica quotidiana presso la sede della Scuola e le strutture collegate e complementari.
La Sede della Scuola di Specializzazione è rappresentata dalla Clinica Dermatologica dell’Università di Torino, come struttura collegata è presente la Clinica Dermatologica dell’Università del Piemonte Orientale a Novara, strutture complementari sono costituite da varie SC e SSD nell’ambito della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.
I medici in formazione hanno inoltre la possibilità in base alle proprie inclinazioni e interessi, di frequentare per periodi di tempo definiti (non superiori a 18 mesi in totale) e previa autorizzazione del Consiglio della Scuola, strutture ospedaliere e universitarie a livello nazionale o internazionale di particolare rilievo in specifici campi della Dermatologia per completare la preparazione. Durante l'intero ciclo di studi, gli studenti sono guidati da tutors specialisti, assegnati loro ogni anno dal Consiglio di Scuola.
Il piano di studi è definito dal Consiglio di Scuola.
Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.
Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda un’adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento.
Al termine di ogni anno di corso è prevista una prova di esame che consiste nella preparazione e discussione di un elaborato su un argomento a scelta da parte del candidato che comprenda la descrizione di casistica clinica raccolta nell’ambito dell’attività del medico in formazione e analisi dei dati di letteratura.
La prova finale consiste nella presentazione di una tesi che tratti un argomento assegnato al specializzando almeno un anno prima dell'esame e condotta sotto la supervisione del tutor.

Obiettivi Formativi

In ottemperanza agli Ordinamenti Didattici delle Scuola di Area Sanitaria, e in base a quanto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 126 del 3-6-2015 – Suppl. Ordinario n. 25 –
DM 4 febbraio 2015 n 68 recante “Riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria” e successive modifiche,
Lo specialista in Dermatologia e Venereologia deve avere acquisito conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della epidemiologia, fisiopatologia, clinica, terapia e prevenzione delle malattie della cute e del sottocute, dell’età adulta e pediatrica, di natura infiammatoria, immunologica, allergologica, ambientale e professionale, infettiva, ivi comprese le malattie a trasmissione sessuale, degenerativa, neoplastica, delle malattie rare, e degli inestetismi ed alterazioni morfo-funzionali dell'organo cute.  Lo specialista in Dermatologia e Venereologia deve apprendere ed essere in grado di praticare interventi chirurgici sui tegumenti con finalità diagnostiche e terapeutiche per patologie tumorali e non, e riparatrice di tessuti e di inestetismi.
Deve acquisire inoltre conoscenze relative all’etica professionale ed alla legislazione sanitaria.

Gli obiettivi formativi sono:

Obiettivi formativi di base: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche, scientifiche e tecniche di base nelle aree fondamentali applicate alla Dermatologia e Venereologia, nonché acquisire conoscenze avanzate dei meccanismi eziopatogenetici che determinano l'insorgenza delle malattie della cute e degli annessi cutanei e delle conseguenze sulla persona e sul sistema socio-sanitario.

Obiettivi della formazione generale: lo specializzando deve acquisire il corretto approccio metodologico del laboratorio, della clinica, della chirurgia e della terapia, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali;

Obiettivi della tipologia della Scuola:

  • Acquisizione delle fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione, prevenzione, diagnosi e terapia, compresa quella chirurgica e fisica, delle malattie cutanee, delle malattie immunologiche cutanee, delle malattie neoplastiche cutanee, delle malattie dermatologiche di natura allergica e professionale ed ambientale, delle malattie trasmissibili per via sessuale, delle malattie dermatologiche tropicali e cosmopolite.
  • Acquisizione delle competenze teoriche e tecniche per l'utilizzo di strumenti di diagnosi e terapia dermatologica, ivi incluse la dermatoscopia, l'istologia e le metodiche di laboratorio, nonché le tecniche diagnostiche dermatologiche avanzate.
  • Acquisizione delle competenze tecniche della chirurgia dermatologica e dei trattamenti con metodiche e tecnologie avanzate invasive, mini-invasive e di superficie per la cura delle patologie cutanee, e delle tecniche e metodiche utili per la riparazione dei tessuti, il trattamento degli inestetismi cutanei e della componente estetica della persona.
  • Partecipazione ad attività di ricerca ed a studi clinici secondo le norme di buona pratica clinica.
  • Acquisizione di capacità comunicative e relazionali con il paziente e i familiari; di capacità di interazione con gli altri specialisti; dell'etica professionale, della legislazione sanitaria, della farmaco-economia e della gestione dei sistemi sanitari.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento dell’autonomia completa a fine corso:

a) valutazione critica di casi clinici e/o referti di:

  • esami microscopici (esami istologici, immunopatologici ed esami microscopici di materiale biologico, inclusi quelli relativi alle MST)
  • tests allergo-diagnostici (cutanei, epicutanei e di laboratorio);
  • esami di dermatoscopia (epiluminescenza), ivi inclusa la diagnostica di neoplasie, la tricoscopia eventualmente comprendendo anche altre metodologie di imaging cutaneo avanzato e test di dermatologia cosmetologica.

b) presa in carico (con partecipazione diretta a diagnosi, terapia e valutazione dei risultati) di dermopatie di cui: dermatologia generale; dermatologia immuno-allergologica; malattie genitali, MST, malattie infettive e parassitarie; dermatologia oncologica.

c) l'esecuzione o la prima assistenza di:

  • interventi di chirurgia dermatologica, ivi compresa la preparazione del malato all'intervento, l’anestesia locale o distrettuale ed il decorso postoperatorio;
  • trattamenti di terapia fisica (crioterapia, diatermocoagulazione, eventualmente anche trattamenti LASER, terapia fotodinamica e trattamenti mini-invasivi, di superficie, ivi inclusi i trattamenti di inestetismi e di dermatologia estetica);
  • programmi di fototerapia.

d) un aspetto caratterizzante della Scuola di Specializzazione di Torino è l’acquisizione di competenze e conoscenze nell’ambito della gestione clinico-diagnostica e terapeutica di pazienti con patologia oncologica cutanea in fase avanzata (melanoma metastatico, carcinoma basocellulare e spinocellulare localmente avanzati o metastatici, linfomi cutanei in fase avanzata) con presa in carico e gestione diretta di terapie mediche in tali setting (target therapy, immunoterapia, chemioterapia, elettrochemioterapia, fotoferesi)

Percorso Formativo:

L’offerta formativa della Scuola di Specializzazione è articolata nelle seguenti tipologie:

  • Lezioni frontali da parte dei docenti della Scuola
  • Seminari di approfondimento su specifiche tematiche svolti dai docenti della scuola in collaborazione con docenti di altre scuole
  • Journal Club a cadenza settimanale con presentazione di lavori della letteratura e casistica clinica da parte degli specializzandi coadiuvati dai tutors con discussione collegiale

In parallelo il medico in formazione è indirizzato all’approfondimento sistematico nell’ambito delle tematiche delle patologie cutanee in base ai seguenti ambiti:

  • I Anno: patologia infettiva e genodermatosi
  • II Anno: patologia infiammatoria
  • III Anno: patologie immuno-mediate e autoimmuni
  • IV Anno: patologie onco-dermatologiche

I programmi sono tratti da quanto previsto dal Decreto Interministeriale n° 68 del 4 febbraio 2015. Le attività didattiche e pratiche sono sviluppate in dettaglio nell’ambito dei programmi delle lezioni frontali e delle rotazioni presso le strutture assistenziali che fanno parte delle rete formativa 

L’acquisizione graduale delle competenze avviene secondo il seguente ordine di attività:

  • I Anno: Ambulatorio generale di Dermatologia, Reparto di Dermatologia, Day Hospital di Dermo-Oncologia, Ambulatori di follow-up lesioni pigmentate cutanee e NMSC.
  • II Anno: Ambulatorio di Pediatria/Allergologia/Micologia, Fototerapia, Ambulatorio di Patologie Genitali, Ambulatorio di Epiluminescenza Digitale
  • III anno: Ambulatorio di Psoriasi, Ambulatorio di Chirurgia Dermatologica, Ambulatorio Malattie Rare e lupus, Ambulatori di Patologia (idrosadenite, orticaria, annessi, acne), visite dermatologia urgenti, Ambulatorio di Epiluminescenza DIgitale
  • IV Anno: Ambulatorio di Dermatologia Generale e Urgenze, attività clinica di approfondimento a scelta del candidato, Ambulatorio di Chirurgia Dermatologica

Referente Amministrativo: Roberto Vitali

    

Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e malattie del metabolismo
Direttore: Prof Mauro Maccario
Area Scientifico-Disciplinare:
MED/13
Durata: 4 anni
Modalità erogazione della didattica: frontale/on-line
Requisiti d'accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia
Modalità di accesso: Concorso NazionaleLingua: Italiana

Descrizione: Lo specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della fisiopatologia e clinica delle malattie del sistema endocrino comprese le patologie neoplastiche. Gli ambiti di specifica competenza sono la fisiopatologia endocrina, la semeiotica funzionale e strumentale endocrino-metabolica, la metodologia clinica e la terapia in neuro-endocrinologia, endocrinologia, diabetologia e andrologia, la fisiopatologia e clinica endocrina della riproduzione umana, dell’accrescimento, della alimentazione e delle attività motorie, la fisiopatologia e clinica del ricambio con particolare riguardo all’obesità e al metabolismo glucidico, lipidico ed idrico-elettrolitico. Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.

Didattica

Programmi didattici: in questa sezione vengono presentati i programmi didattici relativi ai 4 anni del corso di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Torino, come sviluppati presso la Scuola di Torino. I programmi sono tratti da quanto previsto dal Decreto Interministeriale n° 68 del 4 febbraio 2015. I programmi come presentati sono da intendersi come traccia delle attività didattiche e pratiche che sono sviluppate in dettaglio nell’ambito dei programmi delle lezioni frontali e delle rotazioni presso le strutture assistenziali che fanno parte delle rete formativa

  • I anno

  • II anno

  • III anno

  • IV anno

Calendario Didattico

Testi consigliati

Valutazione attività

La valutazione dell’attività assistenziale viene monitorata dal tutor designato dalla Scuola, mediante la verifica periodica della compilazione del libretto-diario da parte dello specializzando, e verificata periodicamente dal Direttore della Scuola.

La valutazione dell’apprendimento dei contenuti della didattica frontale viene eseguita mediante l’esame orale di fine anno, attraverso il commento critico di casi clinici proposti allo specializzando, relativi agli argomenti discussi durante le ore di didattica.

Docenti e tutor

In questa sezione sono riportati gli elenchi dei docenti cui sono assegnati gli insegnamenti per l’aa. 2019/2020 ed, in accordo con quanto definito dal Decreto Legislativo n° 368 del 17 agosto 1999, dei tutor cui sono assegnati, in rapporto di 3:1 gli specializzandi nell’ambito del loro percorso formativo. Da notare che, oltre a tali figure, a cui sono formalmente assegnati i ruoli prescritti, si alternano nell’attività di tutoraggio i dirigenti medici che operano presso le strutture identificate per lo svolgimento dell’attività assistenziale.

Regolamenti

In questa sezione sono presentati i principali regolamenti con riguardano la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Torino. Nello specifico, sono presenti:

  • Il Regolamento per l’accesso alla mensa di Città della Salute e della Scienza

  • Il contratto di assicurazione

  • Il Regolamento generale dell’Università di Torino circa le Scuole di Specializzazione

  • Il Regolamento della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Torino.  

Strutture Didattiche

In questa sezione sono presentate le strutture didattiche che sono inserite nella rete formativa della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università di Torino.

  • Rete Formativa aa. 2019/2020 - Strutture Didattiche

Referente Amministrativo:Marita Ferro

Orario segreteria: 9.00 – 12.00 / 14.00 – 15.00

Scuola di Specializzazione in Genetica medica

Direttore: Prof. Antonio Amoroso

Referente Amministrativo: Paola Cheirasco

 

Scuola di Specializzazione in Geriatria

Direttore: Prof. Mario Bo

Referente Amministrativo:  Paola Cheirasco

 

Scuola di Specializzazione in Malattie dell'apparato cardiovascolare

Direttore: Prof Gaetano Maria De Ferrari

Referente Amministrativo: Elisa Maria Perello

Scuola di Specializzazione in Malattie dell'apparato digerente
Sede didattica: AOU Città della Salute e della Scienza, Presidio Molinette, Torino
Direttrice: Prof.ssa Elisabetta Bugianesi
Area scientifico-disciplinare: MED/12
Durata: 4 anni
Lingua: Italiano
Modalità erogazione della didattica :  frontale/on-line
Requisiti d’accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia
Modalità di accesso: Concorso Nazionale

Descrizione

lo specialista in Malattie dell’Apparato Digerente deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo dell’epidemiologia, della patofisiologia, della clinica e della terapia delle malattie e dei tumori dell’apparato digerente, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino. Sono specifici ambiti di competenza: la clinica delle malattie non neoplastiche e neoplastiche del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino, l'esecuzione di procedure di endoscopia del tratto digerente, la fisiopatologia della digestione e del metabolismo epatico; l'esecuzione di altre procedure di diagnostica strumentale di competenza; la prevenzione e la terapia delle malattie non neoplastiche e neoplastiche del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino e la riabilitazione dei pazienti che ne sono affetti.

Didattica

Programmi didattici:  In questa sezione vengono presentati i programmi didattici relativi ai 4 anni del corso di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente come sviluppati presso la Scuola di Torino.  E’ chiaro che i programmi come presentati sono da intendersi come traccia delle attività didattiche e pratiche che sono sviluppate in dettaglio nell’ambito dei programmi delle lezioni frontali e delle rotazioni presso le strutture assistenziali che fanno parte delle rete formativa

Obiettivi formativi di base: lo specializzando deve acquisire conoscenze avanzate di morfologia, e funzionalità del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino, padroneggiare le basi biologiche, molecolari e immunologiche delle funzioni digestive e delle relative patologie, apprendere ed applicare tecniche di fisiologia e fisiopatologia gastroenterologica, epatica e della nutrizione

Obiettivi formativi della tipologia della scuola: acquisire conoscenze avanzate dei meccanismi eziopatogenetici che determinano le malattie digestive e la loro evoluzione; conoscere le basi patofisiologiche delle malattie del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino partecipando attivamente ad attività di studio fisiopatologico e saper applicare queste conoscenze nella interpretazione dei quadri clinici dei mala-ti con patologie epatogastroenterologiche e pancreatiche ponendoli in un contesto di inquadramento generale del paziente; conoscere e saper interpretare le basi anatomo-cliniche e patologiche delle malattie e dei tumori del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino

Attività professionalizzanti obbligatorie

Aree di competenze Core generali

  • Tronco comune: lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nella diagnosi clinica e strumentale e nel trattamento, anche in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie internistiche. Lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell’organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie, l’acquisizione della capacità di valutazione delle connessioni ed influenze internistiche e specialistiche.

Aree competenze Core specialistiche

  • Attività ambulatoriale: lo specializzando deve acquisire le conoscenze cliniche e tecniche relative alla diagnostica e alla terapia gastroenterologica e la capacità di applicarle correttamente. A tal fine deve maturare la capacità di inquadrare clinicamente il paziente sulla base dell'anamnesi e dell'esame obiettivo; sviluppare capacità diagnostiche critiche ed analitiche; acquisire familiarità con le principali procedure diagnostiche ed indagini laboratoristico-strumentali; riconoscere ed essere in grado di affrontare le principali emergenze mediche; familiarizzarsi con le risorse terapeutiche per programmarne l’uso ottimale e riconoscerne le indicazioni e controindicazioni, così come gli effetti di interazione e i possibili incidenti iatrogeni
  • Avere partecipato attivamente all'esecuzione di almeno 10 biopsie epatiche ecoguidate e di 30 punture addominali;
  • Avere partecipato attivamente all'esecuzione di almeno 200 ecografie diagnostiche di interesse gastroenterologico con esecuzione personale di almeno 1/3
  • Avere partecipato a un adeguato numero di procedure manometriche
  • avere seguito almeno 125 pazienti distribuiti tra le principali patologie gastroenterologiche, epatiche, biliari, pancreatiche, nutrizionali di cui almeno il 1/3 di natura neoplastica partecipando inizialmente, e quindi in prima persona, con la supervisione dei Tutors, alla raccolta dei dati anamnestici ed obiettivi, alla programmazione degli interventi diagnostici e terapeutici adeguati ed appropriati basati sulle conoscenze derivate dall’evidenza clinica e alla valutazione critica dei casi clinici stessi

Obiettivi formativi di base:  lo specializzando deve acquisire il corretto approccio epidemiologico e le basi metodologiche del laboratorio, della clinica e della terapia, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali, anche mediante l'utilizzo di tecnologia informatica aggiornata. Inoltre, lo specializzando deve acquisire i principi generali della medicina di precisione applicati alle malattie dell’apparato digerente del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino. Nello specifico, lo specializzando deve acquisire  le metodologia per: 1)stratificazione del rischio di: a)progressione di malattia; b)scompenso; c) eventi maggiori che incidono sulla prognosi. 2) applicazione personalizzata di terapie e valutazione della risposta alla terapia.

Obiettivi formativi della tipologia della scuola: acquisire competenze teoriche e pratiche nelle metodiche di laboratorio e strumentali applicate alla fisiopatologia e clinica delle malattie digestive con particolare riguardo alla citoistopatologia, alle tecniche immunologiche, alle tecniche di valutazione funzionale dei vari tratti dell'apparato digestivo, del fegato e della circolazione distrettuale, alla diagnostica gastroenterologica per immagini; applicare le conoscenze più aggiornate per la valutazione epidemiologica, la prevenzione, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione delle malattie dell’apparato digerente

Attività professionalizzanti obbligatorie

Aree di competenze Core generali.

  • Conoscere le norme di buona pratica clinica e applicarle in studi clinici controllati
  • Saper valutare le connessioni fisiopatologiche e cliniche tra problemi digestivi e problemi di altri organi ed apparati

Attività di competenze Core specialistiche

  • Attività di Reparto: avere seguito almeno 125 pazienti distribuiti tra le principali patologie gastroenterologiche, epatiche, biliari, pancreatiche, nutrizionali di cui almeno il 1/3 di natura neoplastica partecipando inizialmente, e quindi in prima persona, con la supervisione dei Tutors, alla raccolta dei dati anamnestici ed obiettivi, alla programmazione degli interventi diagnostici e terapeutici adeguati ed appropriati basati sulle conoscenze derivate dall’evidenza clinica e alla valutazione critica dei casi clinici stessi
  • Aver partecipato alla gestione clinica di pazienti pre e post trapianto epatico

Obiettivi formativi di base

  •  Acquisire le conoscenze specifiche dei fenomeni fisici, biochimici e fisiopatologici necessari per applicare correttamente le tecniche dell’endoscopia digestiva
  • Apprendere e saper utilizzare i sistemi di monitoraggio adottati durante le procedure endoscopiche in sedazione cosciente e profonda
  • Gestire in maniera appropriata il rapporto con il paziente, per prepararlo adeguatamente alla procedura prevista, ma anche con i congiunti dell’assistito in condizione critica

Obiettivi formativi della tipologia della scuola

- Eseguire procedure endoscopiche diagnostiche e terapeutiche fondamentali ed avanzate secondo le norme di buona pratica clinica partecipare ad attività cliniche che prevedano, nell'ambito delle patologie del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino, contributi di medicina interna, chirurgia gastrointestinale, diagnostica per immagini, anatomia patologica, oncologia clinica, pediatria, nutrizione clinica compresa l’acquisizione delle metodiche per la corretta valutazione dello stato nutrizionale e dei principi che regolano la corretta alimentazione nel soggetti sani e nei pazienti  affetti da malattie dell’apparato digerente, fegato e pancreas e, scienze infermieristiche.

Attività professionalizzanti obbligatorie

Aree di competenze Core generali.

  • Acquisire la conoscenza della clinica delle malattie neoplastiche e non, del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino
  • Conoscere la prevenzione e la terapia delle malattie non neoplastiche e neoplastiche del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino e la riabilitazione dei pazienti che ne sono affetti.

Attività di competenze Core specialistiche

Endoscopia digestiva

Esesecuzione di procedure di endoscopia del tratto digerente, sia diagnostiche che terapeutiche; in particolare, avere eseguito attivamente sotto supervisione e acquisita progressiva autonoma all'esecuzione di almeno 100 esofago-gastroduodenoscopie con almeno 10 legatura di varici esofagee, 15 emostasi, e 15 polipectomie; almeno 100 colonscopie totali di cui 1/3 completate da interventi di polipectomia

Obiettivi formativi di base

  • Acquisire una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nel riconoscimento e nel trattamento, in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie. Infine lo specializzando deve anche conoscere, sotto l'aspetto clinico e terapeutico, le più comuni patologie di competenza delle altre tipologie della classe.
  • Acquisire un’adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione

Obiettivi formativi della tipologia della scuola

  • -Eseguire procedure endoscopiche diagnostiche e terapeutiche di II° e III° livello e partecipare ad attività cliniche che prevedano, nell'ambito delle patologie del tratto gastroenterico, del fegato, delle vie biliari e del pancreas esocrino

Attività professionalizzanti obbligatorie

Aree di competenze Core generali.

  • Gestione dei compiti (Task Management): pianificare e preparare, prioritizzare, provvedere e mantenere gli standard, identificare e utilizzare le risorse
  • Lavoro di gruppo (Team work): coordinare attività con componenti del team, scambiare le informazioni, usare autorità ed assertività, valutare le capacità, supportare gli altri
  • Consapevolezza della situazione (Situation awareness): raccogliere informazioni; riconoscere e comprendere, anticipare
  • Capacità decisionale (Decision Making): identificare le opzioni, are bilancio rischi e benefici, rivalutare
  • Conoscere i principi dei Sistemi Qualità e Governo Clinico e possedere le basi dell’economia sanitaria

Attività di competenze Core specialistiche

  • Aver presentato almeno 40 casi clinici negli incontri didattici della Scuola
  • Avere partecipato attivamente ad un adeguato numero delle seguenti attività: endoscopie terapeutiche; eco-endoscopie; colangio-pancreatografie retrograde, posizionamento di stents, dilatazioni di stenosi e mucosectomie
  • Avere condotto sotto supervisione un adeguato ed appropriato numero di interventi di nutrizione clinica (enterale e parenterale)
  • Avere condotto sotto supervisione un adeguato ed appropriato numero di procedure di proctologia

Valutazione attività

In questa sezione  vengono presentati i questionari di valutazione delle attività teorico-pratiche che vengono svolte nell’ambito della Scuola.   Sono presenti quattro schede di valutazione:

  • Questionario fine rotazione specializzando: viene compilato dal singolo specializzando al termine di ogni periodo di frequenza presso una struttura assistenziale che è parte delle rete formativa. Raccoglie informazioni sull’organizzazione del lavoro, sulla caratteristiche delle informazioni didattiche teoriche e pratiche offerta dalla struttura, sulla responsabilità assegnate, sulle attività di ricerca svolte e un giudizio circa l’utilità della frequenza nell’ambito della struttura.
  • Questionario fine rotazione strutturato: viene compilato per ogni singolo specializzando che ha frequentato una struttura assistenziale che è parte delle rete formativa a cura del personale strutturato che svolge l’attività di tutoraggio presso quella sede. Raccoglie informazioni sul livello di preparazione teorico-pratica mostrata dallo specializzando, sul suo grado di interesse e partecipazione alle attività svolte e proposte, sulla sua correttezza nel rispetto degli orari e dei compiti assegnati

  • Questionario di fine anno: viene compilato dal singolo specializzando al termine di ogni anno di frequenza e prima di sostenere l’esame di profitto. Raccoglie informazione circa la coerenza tra le attività svolte e quelle previste dal piano didattico ed un giudizio circa l’efficacia dei piano formativo seguito rispetto agli obiettivi attesi

Docenti e tutor
In questa sezione sono riportati gli elenchi dei docenti cui sono assegnati gli insegnamenti per l’aa. 2019/2020 ed, in accordo con quanto definito dal Decreto Legislativo n° 368 del 17 agosto 1999, dei tutor cui sono assegnati, in rapporto di 3:1 gli specializzandi nell’ambito del loro percorso formativo. Da notare che, oltre a tali figure, a cui sono formalmente assegnati i ruoli prescritti, si alternano nell’attività di tutoraggio i dirigenti medici che operano presso le strutture identificate per lo svolgimento dell’attività assistenziale.

Docenti

Tutors

Referente Amministrativo: Marita Ferro

  
Scuola di Specializzazione in Malattie infettive e tropicali
Sede della Scuola: Ospedale Amedeo di Savoia di Torino
Direttore: Prof. Stefano Bonora (stefano.bonora@unito.it)
Area Scientifico Disciplinare: MED/17
Durata: 4 anni
Modalità di erogazione della didattica: frontale/on-line
Requisiti di accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia
Modalità di accesso: Concorso Nazionale
Lingua: Italiano

Obiettivi formativi

Acquisizione di conoscenze di base relative alle scienze morfologiche, biochimiche e fisiologiche e di conoscenze di fisiopatologia generale delle malattie infettive e della patologia tropicale (genetica, carenziale) e delle discipline di base specificamente ad esse correlate (microbiologia clinica, virologia clinica, parassitologia clinica, micologia clinica, entomologia medica ed immunologia clinica, statistica, epidemiologia, ed igiene), anche con riferimento agli aspetti climatici dell’ecosistema tropicale.

Lo specializzando deve acquisire il corretto approccio statistico e le basi metodologiche del laboratorio, della clinica, della terapia, della epidemiologia e di medicina di comunità, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali anche al fine di poter effettuare attività di programmazione sanitaria, di igiene e profilassi, di gestione ed emergenza sanitaria;

Acquisizione della competenze cliniche (per diagnosi, prognosi, terapia e valutazione dei risultati) e laboratoristiche-strumentali delle malattie infettive (di qualsiasi eziologia, dell’intero ciclo di vita, per ogni organo ed apparato, di ogni area geografica sia negli immunocompetenti che negli immunodepressi) e comunque prevalenti nelle aree tropicali ed a risorse limitate; acquisizione della competenza necessaria sia allo studio epidemiologico che alla profilassi delle malattie infettive ed alla gestione di reparti clinici anche in situazione di risorse limitate.

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:

  • avere seguito almeno 200 casi clinici, dei quali parte in autonomia professionale, inerenti malattie infettive sia del paziente immunocompetente che immunodepresso, acquisite in ospedale o in comunità comprese le malattie di importazione. Di questi, almeno 50 casi devono essere relativi a patologie tropicali e almeno 25 in soggetto migrante;
  • avere sviluppato esperienza nella prevenzione e nel controllo di infezioni o di focolai epidemici sviluppati in ospedale o in comunità;
  • avere seguito l'itinerario diagnostico, con particolare riguardo alla diagnostica di laboratorio, di almeno 200 casi clinici inerenti malattie infettive. Di questi, almeno 50 casi devono essere relativi a patologie tropicali;
  • sapere interpretare i risultati di esami microbiologici rivolti sia all’identificazione del microrganismo che alla valutazione della sensibilità ai farmaci di batteri, virus e miceti; saper allestire e leggere un preparato emoscopico (striscio sottile e goccia spessa) per la ricerca di emoparassiti;
  • aver eseguito almeno 50 consulenze (diagnostiche o preventive) in tema di medicina dei viaggi, compresa la corretta indicazione di chemiovaccinoprofilassi;
  •  partecipazione alla conduzione, secondo le norme della buona pratica clinica, di sperimentazioni cliniche controllate;
  • partecipazione all’esecuzione di emocolture e colture di altri liquidi biologici, puntura lombare, toracentesi, paracentesi e puntura di ascessi superficiali.

Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.

Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.     

         

Piano di Studio

Il piano di studi della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali prevede discipline generali per la formazione dello specialista: conoscenze linguistiche ed informatiche; discipline specifiche della tipologia e discipline integrative ed interdisciplinari così suddivise:

Discipline generali

  • Farmacologia
  • Statistica medica
  • Patologia clinica

Discipline specifiche

  • Medicina interna - malattie infettive e tropicali
  • Semeiotica generale delle malattie infettive e tropicali
  • Malattie dell’apparato respiratorio

Conoscenze linguistiche ed informatiche

  • Lingua inglese
  • Informatica

Discipline generali

  • Biologia molecolare, microbiologia e microbiologia clinica

Discipline specifiche

  • Epidemiologia
  • Virologia medica
  • Principi di terapia anti-infettiva

Discipline specifiche

  • Metodologia degli studi clinici
  • Malattie sessualmente trasmesse
  • Clinica e terapia delle infezioni da HIV
  • Monitoraggio della terapia anti-infettiva
  • Farmacologia clinica

Discipline integrative e interdisciplinari

  • Malattie dell’apparato respiratorio
  • Diagnostica per immagini e radioterapia

Discipline specifiche

  • Malattie dell’apparato osteoarticolare
  • Malattie del sistema nervoso centrale
  • Terapie delle malattie infettive e tropicali
  • L’ecografia nelle malattie infettive
  • Clinica e terapia delle epatiti virali
  • Infezioni nosocomiali
  • Malattie infettive dell’apparato digerente
  • Malattie infettive dell’apparato cardiovascolare

Discipline integrative e interdisciplinari

  • Igiene generale ed applicata
  • Neurologia
  • Malattie cutanee e veneree 

Corpo Docenti 

  • Di Perri Giovanni 
  • De Bortoli Michele
  • Fonio Paolo
  • Menegatti Elisa
  • Siliquini Roberta
  • Veglio Franco

  • Bonora Stefano - Direttore della Scuola - (stefano.bonora@unito.it)
  • Calcagno Andre
  • Costa Cristina
  • D’Avolio Antonio
  • De Rosa Francesco Giuseppe
  • Migliaretti Giuseppe

  • Calleri Guido
  • Ghisetti Valeria 

Rete Formativa

Concorrono alla rete formativa della Scuola le seguenti Aziende Ospedaliere:

  • Ospedale Amedeo di Savoia - Torino
  • Ospedale Maria Vittoria - Torino
  • ASL di Asti

Referente Amministrativo: Lucrezia D'Arnese

Scuola di Specializzazione in Medicina d'emergenza - urgenza
Direttore: Prof. Enrico Lupia
Referente Amministrativo Marita Ferro
Area scientifico-disciplinare: MED/09
Durata: 5 anni

Descrizione della figura

Lo Specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nei campi del primo inquadramento diagnostico (sia intra che extraospedaliero) e il primo trattamento delle urgenze mediche, chirurgiche e traumatologiche; pertanto lo specialista in Medicina d’Emergenza-Urgenza deve avere maturato le competenze professionali e scientifiche nel campo della fisiopatologia, clinica e terapia delle urgenze ed emergenze mediche, nonché della epidemiologia e della gestione dell'emergenza territoriale onde poter operare con piena autonomia, nel rispetto dei principi etici, nel sistema integrato dell’Emergenza-Urgenza.

Obiettivi formativi

lo Specializzando deve approfondire e aggiornare le proprie conoscenze sulle basi biologiche e genetiche delle malattie, sulle correlazioni fisiopatologiche tra l'alterazione funzionale dei vari organi ed apparati e le sindromi cliniche con particolare riferimento alle condizioni cliniche di emergenza-urgenza e sulla conoscenza dei protocolli di trattamento farmacologici e/o strumentali delle emergenze-urgenze.

lo Specializzando deve acquisire conoscenze (epidemiologiche, cliniche, psicologiche ed etiche) e la metodologia per un approccio globale e unitario alla soluzione di problemi di salute complessi; lo sviluppo del ragionamento clinico orientato all'analisi «per problemi» ed alla loro risoluzione; la conoscenza della prognosi a breve termine delle varie patologie e sindromi cliniche; la maturazione di capacità diagnostiche critiche ed analitiche (diagnosi per elementi positivi, eziologica e differenziale), impostando e verificando personalmente l'iter diagno-stico; la piena conoscenza delle principali procedure diagnostiche e delle indagini di laboratorio e strumentali; l'approfondimento delle conoscenze relative ai farmaci sia per le caratteristiche farmacologiche che per le indicazioni, le controindicazioni, le interazioni e gli incidenti iatrogeni; la maturazione della capacità critica necessaria all'applicazione, nel singolo caso, dei risultati della ricerca scientifica; la capacità di applicare la metodologia della ricerca clinica sperimentale e terapeutica; la conoscenza del corretto utilizzo delle risorse e del budget e monitoraggio della qualità.

lo Specializzando deve raggiungere la piena autonomia per poter operare nel sistema integrato delle emergenze-urgenze. In particolare: deve essere in grado di partecipare e gestire il soc-corso extraospedaliero e di integrare le informazioni degli interventi preospedalieri per il rapido inquadramento e trattamento intraospedaliero; deve sapere inquadrare, rianimare, stabilizzare e trattare qualsiasi paziente con criticità che si presenti a strutture territoriali o ospedaliere, definendo anche l'ospedale più adatto o il percorso più idoneo per il trattamento del paziente; deve sapere stabilire le priorità d'intervento nei confronti di più pazienti, con differenti quadri clinici, giunti contemporaneamente nel Dipartimento di Emergenza-Accettazione al fine dell'ottimizzazione del trattamento; deve sapere trattare e gestire le vie aeree; deve sapere valutare la necessità di un eventuale trasferimento più appropriato, ovvero pianificare un corretto «piano di azione» e/o follow-up; deve essere in grado di fornire al paziente l'educazio-ne sanitaria necessaria alla prevenzione delle malattie e dei traumatismi; deve sapere utilizzare correttamente le risorse diagnostiche e terapeutiche disponibili nelle differenti realtà operative; deve apprendere i princìpi per il trattamento di pazienti pediatrici, geriatrici e in gravidanza; deve conoscere le tecniche per comunicare efficacemente con i pazienti, i familiari e le altre figure professionali coinvolte nella gestione del paziente; deve possedere le conoscenze tecniche ed organizzative per la gestione delle emergenze correlate alle catastrofi; deve apprendere i princìpi etici coinvolti nel processo decisionale medico con riguardo anche per le direttive per la prosecuzione e il trattamento di sostegno alla vita. Lo specializzando deve anche conoscere gli aspetti legali e di organizzazione sanitaria della professione, nonché quelli del SSN, con particolare riferimento alle normative relative al sistema integrato dell'emergenza-urgenza.

Sono specifici ambiti di competenza dello specialista in Medicina d'Emergenza-Urgenza: la valutazione del grado di urgenza e/o delle priorità assistenziali in rapporto a tutti i fattori clinico-ambientali interferenti; la valutazione delle funzioni vitali e le manovre e le terapie per la rianimazione cardiopolmonare in urgenza e per la stabilizzazione del paziente; la fisiopatologia, la semeiotica funzionale e strumentale, la metodologia clinica, la diagnosi e la terapia in urgenza (farmacologica e strumentale) di qualsiasi patologia che si presenti con caratteristiche d'urgenza-emergenza; la epidemiologia e la gestione, per quanto di competenza, delle emergenze territoriali, incluse le catastrofi; la conoscenza e l'applicazione dei princìpi del management al fine della ottimizzazione delle risorse e degli standard di qualità; la ricerca etio-patogenetica, epidemiologica e clinico-terapeutica applicata alle emergenze-urgenze; la prevenzione degli incidenti e la promozione della salute.

Le attività professionalizzanti obbligatorie (APO) previste dalla legge sono le seguenti:

  • avere partecipato, per almeno 3 anni, all’attività medica - compresi i turni di guardia diurni, notturni e festivi - nelle strutture di Emergenza-Accettazione - e nelle strutture collegate- identificate nell’ambito della rete formativa;
  • avere redatto e firmato almeno 300 cartelle cliniche di pazienti delle strutture di Emergenza-Accettazione e nelle strutture collegate;
  • avere partecipato attivamente alla gestione di almeno 50 traumatizzati maggiori e sapere gestire il “Trauma Team”;
  • avere trascorso almeno 3 settimane all’anno per almeno 3 anni in turni di emergenza territoriale;
  • sapere attuare il monitoraggio elettrocardiografico, della pressione arteriosa non-cruenta e cruenta, della pressione venosa centrale, della saturazione arteriosa di ossigeno;
  • avere eseguito almeno 10 disostruzioni delle vie aeree, 30 ventilazioni con pallone di Ambu, 20 intubazioni oro-tracheali in urgenza(*);
  • sapere praticare l’accesso chirurgico d’emergenza alle vie aeree: cricotiroidotomia (*);
  • sapere eseguire la ventilazione invasiva e non-invasiva meccanica manuale e con ventilatori pressometrici e volumetrici (*);
  • sapere somministrare le varie modalità di ossigenoterapia;
  • -avere posizionato almeno 20 cateteri venosi centrali (giugulare interna, succlavia e femorale) (*);
  • avere posizionato almeno 10 accessi intraossei(*);
  • avere posizionato almeno 10 agocannule arteriose (radiale e femorale) (*);
  • avere interpretato almeno 100 emogasanalisi arteriose, con prelievo arterioso personalmente eseguito (*);
  • avere praticato almeno 5 toracentesi dirette ed ecoguidate, con posizionamento di aghi e tubi toracostomici (*);
  • avere posizionato almeno 20 sondini nasograstrici, compreso il posizionamento nel paziente in coma(*);
  • apere eseguire pericardiocentesi(*);
  • avere interpretato almeno 50 radiografie del torace, 20 radiogrammi diretti dell’addome, 50 radiogrammi ossei, 20 TC (cranio, cervicale, toracica, addominale) e 10 RMN del cranio;
  • avere praticato ed interpretato almeno 40 esami ecografici per le emergenze cardiache, toraciche ed addominali (*);
  • avere praticato ed interpretato almeno 30 eco-Doppler venosi ed arteriosi (*);
  • avere eseguito ed interpretato almeno 200 ECG;
  • avere eseguito almeno 20 cardioversioni (*) e 20 defibrillazioni elettriche (*);
  • avere praticato almeno 20 massaggi cardiaci esterni con applicazione delle manovre di rianimazione(*);
  • avere posizionato almeno 10 pace-makers esterni e saper posizionare pace-makers transvenosi (*);
  • avere praticato almeno 10 sedazioni-analgesie per procedure;
  • avere praticato almeno 20 anestesie locali;
  • avere disinfettato e suturato almeno 40 ferite superficiali;
  • sapere realizzare fasciature, splints e gessi per immobilizzazione di fratture ossee (*);
  • avere praticato almeno 5 immobilizzazioni per la profilassi delle lesioni midollari e nelle fratture del bacino(*);
  • sapere eseguire la riduzione di lussazioni (*);
  • sapere eseguire punture lombari(*);
  • aver partecipato attivamente alla gestione di almeno 20 ictus in fase acuta (*);
  • avere praticato almeno 20 cateterismi vescicali (catetere di Foley, sovrapubici) (*);
  • avere esaminato almeno 10 pazienti con urgenze oculistiche;
  • avere praticato ed interpretato almeno 10 otoscopie(*);
  • avere praticato almeno 5 tamponamenti anteriori e posteriori per il controllo dell’epistassi(*);
  • avere partecipato attivamente ad almeno 10 parti(*);
  • sapere eseguire le procedure di decontaminazione (cutanea e gastrica compreso il posizionamento dei sondini nasoga-strici per eseguire il lavaggio gastrico ed intestinale) (*);
  • avere partecipato direttamente ai processi gestionali e decisionali della centrale operativa del 118.

L'apprendimento delle attività professionalizzanti indicate con (*) può avvenire tramite simulazione per una percentuale massima del 30%.
Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.
Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di inter-pretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione. 

Percorso formativo

Sono previste le seguenti attività:

  • 15 seminari all’anno sulle principali tematiche della specialità: partecipano tutti gli specializzandi della scuola, nell’arco dei 5 anni vengono toccati tutti i temi di maggiore interesse; è possibile proporre gli argomenti
  • Corsi ACLS, ACLS Expert: corsi base e refresh
  • Corso di elettrocardiografia
  • Corso di ecografia bed side
  • Corso PALS SIMEUP
  • Corso “Insufficienza respiratoria: dalla CPAP alla ventilazione non invasiva dalla BPCO al Covid, dall'area critica al domicilio"
  • Progetto di formazione alle competenze relazionali
  • Journal club
  • Newsletter

È prevista anche la possibilità di partecipare a convegni/congressi esterni, da concordare con il Direttore della Scuola.

Le attività professionalizzanti rappresentano il 75% dell’impegno, vengono svolte prevalentemente in servizi di Medicina d’urgenza, ma comprendono anche altre strutture specialistiche per permettere di sperimentare l’insieme delle attività professionalizzanti obbligatorie previste per legge.

I servizi presso cui si svolgono i tirocini sono i seguenti:

  • 1° anno: Medicina d’urgenza (26 cfu) – medicina interna (20 cfu) – UTIC (6 cfu) 
  • 2° anno: Medicina d’urgenza (30 cfu) – 118 (8 cfu) – pediatria (4 cfu) – sala operatoria (2 cfu) – ecografia (8 cfu)    
  • 3° anno: Medicina d’urgenza (28 cfu) – ginecologia/ostetricia (4 cfu) – terapia intensiva (10 cfu) – traumatologia (10 cfu)
  • 4° anno: Medicina d’urgenza (30 cfu) – stroke unit (4 cfu) – radiologia (4 cfu) – sala operatoria (2 cfu) – 118 (8 cfu) – terapia intensiva epatologica (4 cfu)
  • 5° anno: Medicina d’urgenza (33 cfu) – 118 (4 cfu) – tirocinio dedicato alla prova finale (15 cfu)

Si specifica che 1 cfu equivale a una settimana e che nei conteggi sono comprese le 6 settimane di ferie, da usufruirsi preferibilmente durante i periodi in Medicina d’urgenza.

È possibile organizzare stages presso strutture italiane fuori rete formativa o all’estero, per un massimo di 18 mesi. Per attivarli è necessario un progetto specifico che deve essere autorizzato dal Consiglio della Scuola

Valutazione

Al termine dei vari periodi di tirocinio presso le Medicine d’urgenza il tutor di riferimento compila una scheda di valutazione su vari aspetti (conoscenze teoriche, capacità tecniche, abilità relazionali, approccio metodologico).
L’esame finale previsto al temine di ogni anno di corso è composto da due prove scritte: una con domande a scelta multipla sugli argomenti trattati nei seminari e una di discussione di un caso clinico.

Rete formativa

Sede della Scuola: AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

Altre sedi:

  • Ospedale San Giovanni Bosco, Torino
  • Ospedale Mauriziano Umberto I, Torino
  • Ospedale Maria Vittoria, Torino
  • Ospedale Martini, Torino
  • AOU S. Luigi, Orbassano (TO)
  • Ospedale degli Infermi, Rivoli (TO)
  • Ospedale civile “E. Agnelli”, Pinerolo (TO)
  • Ospedale S. Croce, Moncalieri (TO)
  • Ospedale civico, Chivasso (TO)
  • Ospedale di Ciriè (TO)
  • Ospedale di Ivrea (TO)
  • Ospedale Cardinal Massaia, Asti
  • Azienda ospedaliera S. Croce e Carle, Cuneo
  • Ospedale Maggiore SS Annunziata, Savigliano (CN)
  • Ospedale Michele e Pietro Ferrero, Verduno (CN)
  • Ospedale di Mondovì (CN)
  • Ospedale regionale Umberto Parini, Aosta

      
Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico
Sede: AU Città della Salute e della Scienza di Torino
Direttore: Prof. Ezio Ghigo 
Durata: 4 anni

Descrizione della figura
Lo Specialista in Medicina dello Sport e dell’esercizio fisico deve avere maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali relative alla medicina delle attività fisico-motorie e sportive, con prevalente interesse alla tutela della salute dei praticanti tali attività in condizioni fisiologiche e patologiche. Ha competenza, pertanto, nella fisiopatologia del-le attività motorie secondo le diverse tipologie di esercizio fisico nonché nella valutazione funzionale, nella diagnostica e nella clinica legate all’attività motorie e sportive nelle età evolutiva, adulta ed anziana e negli stati di malattia e di disabilità

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune)

Lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nella diagnosi clinica e strumentale e nel trattamento, anche in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie internistiche. Lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell’organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie, l’acquisizione della capacità di valutazione delle connessioni ed influenze internistiche e specialistiche. Deve pertanto saper riconoscere i sintomi e i segni clinico-funzionali con cui si manifestano le malattie di vari organi ed apparati, avendo acquisito le conoscenze fondamentali diagnostiche, terapeutiche, psicologiche ed etiche necessarie per una visione globale del paziente. A tal fine deve maturare la capacità di inquadrare clinicamente il paziente sulla base dell'anamnesi e dell'esame obiettivo; sviluppare capacità diagnostiche critiche ed analitiche; acquisire familiarità con le principali procedure diagnostiche ed indagini laboratoristico-strumentali; riconoscere ed essere in grado di affrontare le principali emergenze mediche; familiarizzarsi con le risorse terapeutiche per programmarne l’uso ottimale e riconoscerne le indicazioni e controindicazioni, così come gli effetti di interazione e i possibili incidenti iatrogeni; acquisire le nozioni fondamentali relative alle metodologie di ricerca clinica ed alle sperimentazioni farmacologiche; conoscere le problematiche fondamentali relative a prevenzione, sanità pubblica e medicina sociale. Lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nel riconoscimento e nel trattamento, in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie. Infine lo specializzando deve anche conoscere, specializzando deve anche conoscere, sotto l'aspetto clinico e terapeutico, le più comuni patologie di competenza delle altre tipologie della classe

Lo specializzando deve apprendere i principi fondamentali della biomeccanica, della struttura e della funzione degli apparati direttamente ed indirettamente implicati nelle attività motorie e sportive, e acquisire le principali conoscenze dei meccanismi fisiopatologici e le correlazioni biochimiche, genetiche e nutrizionali dall’età evolutiva a quella adulta, nonché la capacità di elaborare statisticamente i dati raccolti.

Obiettivi della formazione generale: lo specializzando deve acquisire conoscenze di epidemiologia, metodologia e semeiotica fisica, strumentale e di laboratorio, nonché di diagnostica per bioimmagini, compresa la medicina nucleare.

Obiettivi formativi specifici: lo specializzando deve:

  • acquisire conoscenze approfondite di diagnostica generale e differenziale e competenza per il trattamento terapeutico di condizioni morbose acute di frequente riscontro nella pratica del medico dello sport;
  • essere in grado di effettuare una completa valutazione clinica e strumentale dello sportivo, a riposo e sotto sforzo ed acquisire gli strumenti per una corretta valutazione dei comportamenti neuro e psicomotori e delle motivazioni alla pratica sportiva, specie in età evolutiva;
  • conoscere le patologie di interesse internistico, cardiologico ed ortopedico-traumatologico che limitano e controindicano l’attività fisica e sportiva, nonché le patologie eventualmente provocate dall’attività sportiva;
  • conoscere gli effetti dei farmaci sulle capacità di prestazioni con particolare riguardo agli aspetti tossicologici;
  • acquisire i principali concetti di terapia e riabilitazione nelle diverse lesioni traumatologiche di interesse sportivo, conoscere le principali tecniche di pronto soccorso ed essere in grado di riconoscere condizioni di urgenza e di emergenza, comprese quelle di carattere tossico o traumatico;
  • conoscere l’influenza dell’attività sportiva su patologie preesistenti e l’utilizzazione della stessa a fini terapeutici;
  • conoscere l’organizzazione e le risorse della medicina dei servizi ed acquisire un ruolo attivo nell’attuazione degli obiettivi di benessere e tutela della salute di tutti i praticanti attività motoria nelle comunità territoriali;
  • acquisire la conoscenza dei concetti fondamentali relativamente ai seguenti ambiti: teoria del movimento e dello sport; metodologia e pratica dell’allenamento sportivo; regolamentazione delle diverse specialità sportive; organizzazione sportiva nazionale ed internazionale;
  • confrontare le sue motivazioni ed i suoi fondamenti morali con l’etica che la tutela sanitaria della persona umana impone, conoscendo gli aspetti legali e di organizzazione sanitaria della professione e con un’adeguata rappresentazione del progressivo sviluppo scientifico della medicina.

Le attività professionalizzanti obbligatorie (APO) previste dalla legge sono le seguenti:

  • la partecipazione alla valutazione di almeno 200 giudizi di idoneità, di cui 40 derivanti dalla valutazione integrativa di esami strumentali e/o di laboratorio per problemi in ambito cardiologico, internistico, ortopedico;
  • la partecipazione all’elaborazione e monitoraggio di 20 protocolli di riabilitazione post-traumatica e post-chirurgia ortopedica ricostruttiva” nonché l’acquisizione delle differenti tecniche di bendaggio funzionale per traumi e/o patologie croniche da sport;
  • la partecipazione ad almeno 10 esperienze di valutazione clinica e funzionale in laboratorio e/o sul campo in atleti disabili fisici;
  • l’effettuazione diretta ed autonoma di almeno 30 valutazioni funzionali ergometriche in pazienti con patologie croniche cardiovascolari, respiratorie e metaboliche, con indicazione dei relativi programmi d’allenamento e 30 valutazioni in soggetti con patologia cardiovascolare e/o respiratoria;
  • la partecipazione alla formulazione di almeno 10 programmi di allenamento in 4 discipline sportive (2 a prevalente attività anaerobica e 2 a prevalente attività aerobica);
  • un periodo di frequenza di almeno 30 giorni in un Dipartimento di Emergenza (pronto soccorso);
  • la partecipazione alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni fisiopatologiche e/o cliniche controllate. 

Percorso formativo

  • I biennio: partecipazione a lezioni e seminari su argomenti di medicina interna, cardiologia, pneumologia, endocrinologia, dietologia.
  • II biennio: partecipazione a lezioni e seminari su argomenti di medicina dello sport, cardiologia sportiva, nutrizione sportiva, medicina fisica e riabilitativa, ortopedia e traumatologia

  • I biennio: frequenza in ambito delle seguenti strutture ospedaliere della rete formativa: pronto soccorso, medicina interna, cardiologia, pneumologia, cardiologia, endocrinologia
  • II biennio: frequenza in ambito di strutture ospedaliere (ortopedia, medicina fisica e riabilitativa, reumatologia) e in ambito di strutture di medicina dello sport inserite nella rete formativa 

Piano di studi  

Valutazione

Svolgimento periodico di prove scritte in itinere (con svolgimento nel corso dell'anno accademico) per la verifica di apprendimento in relazione agli argomenti trattati nel corso delle lezioni ed esame orale a fine anno accademico

Rete formativa
La rete formativa è costituita da

  • Reparti e ambulatori ospedalieri presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Ospedale Mauriziano di Torino
  • Strutture pubbliche e private di medicina dello sport:

Medicina dello sport ASL Città di Torino
Istituto di Medicina dello Sport CONI - FMSI di Torino
IRR - Istituto delle Riabilitazioni RIBA, Torino
Isokinetic, Torino
Medical Lab, Torino
Juventus FC
JMedical, Torino
Vitalia, Torino
CUS Torino
Centro di Medicina Preventiva e dello Sport dell'Università degli Studi di Torino
Centro provinciale di medicina dello sport Città di Cuneo

Referente Amministrativo: Chiara Tos
Tel.0116708480 – mail: scuolaspecmedsport@unito.it
Referente tutoraggio: Prof. Marco Minetto
Mail: marco.minetto@unito.it

 

Scuola di Specializzazione in Medicina interna
Sede Della Scuola: A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
Direttore: Prof. Paolo Mulatero
Area Scientifico-Disciplinare: MED/09
Durata: 5 anni 
Modalità di Erogazione della Didattica: frontale/on line 
Requisiti di accesso: laurea specialistica e/o magistrale in Medicina e Chirurgia (classe 46/S e classe LM-41) e laurea del Vecchio Ordinamento in Medicina e Chirurgia
Modalità di accesso: Concorso Nazionale
Lingua: Italiano

Descrizione

Lo Specialista in Medicina Interna deve acquisire e consolidare durante il percorso formativo le conoscenze teoriche, scientifiche e professionali di base e quelle specifiche della disciplina nei campi della fisiopatologia medica, della semeiotica medica funzionale e strumentale, della metodologia clinica, della medicina basata sulle evidenze, della clinica medica generale e della terapia medica, con attenzione allo sviluppo di specifiche competenze nell’ambito della medicina d’urgenza e di pronto soccorso e nelle discipline affini appartenenti all’area medica. Deve inoltre maturare una buona capacità di comunicazione con il paziente e con i familiari, oltre che di collaborazione con le altre figure professionali sanitarie, e impegnarsi in un costante aggiornamento delle conoscenze e delle abilità pratiche acquisite.

Didattica

Programmi didattici: Il percorso formativo è strutturato in modo da consentire allo Specializzando l’acquisizione delle basi scientifiche proprie della tipologia della Scuola, al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale e, con esse, un’adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche e un sapere critico che consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento. In questo ambito, oltre alla didattica offerta dalla Scuola di Specializzazione, sono previsti e incoraggiati anche la partecipazione a meeting e a congressi, la produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla formazione.

Nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna, la didattica prevede una parte teorica, rappresentata da lezioni frontali, e una pratica, costituita dalla frequenza in reparto e presso altre strutture assistenziali di area medica che afferiscono alla rete formativa (tronco comune).

La didattica frontale, erogata contestualmente a tutti gli anni di corso, prevede ogni anno la partecipazione a una serie di 12-14 seminari tenuti da esperti su argomenti di interesse internistico affrontati di volta in volta da una diversa prospettiva (interpretazione di segni/sintomi, percorsi diagnostici, aggiornamenti terapeutici, gestione delle emergenze) con un’attenzione a problematiche medico-legali e la possibilità di discussione, da parte degli stessi Specializzandi, di casi clinici affrontati nell’attività pratica e delle loro implicazioni mediche ed etiche.

La didattica pratica (tronco comune) prevede la frequenza presso le seguenti strutture:

  • II anno: Cardiologia-Unità di Terapia Intensiva Coronarica (6 settimane), Malattie Infettive e Tropicali (4 settimane), Pneumologia (4 settimane), Terapia antalgica e Cure Palliative (2 settimane)
  • III anno: Ematologia (4 settimane), Endocrinologia (4 settimane), Gastroenterologia (4 settimane) Nefrologia (4 settimane), Psichiatria (2 settimane), Reumatologia (4 settimane), Stroke Unit (4 settimane)
  • IV-V anno: Medicina d’Urgenza (6 mesi), Pronto Soccorso (6 mesi), Pediatria (4 settimane), Radiologia (4 settimane), Terapia Intensiva (4 settimane)

Ad integrazione di tali attività, nel corso del II anno di specialità, è previsto un corso di ecografia clinica costituito da una prima parte di didattica frontale con brevi sessioni di esercitazione pratica in gruppo e da una seconda parte di attività pratica individuale della durata complessiva di 8 settimane articolata in tre sezioni (ecografia toracica, ecografia addominale e ecocardiografia), erogata presso le strutture che afferiscono alla rete formativa e affidata a tutor competenti.

Ogni anno di corso prevede una progressiva maturazione nell’ambito delle conoscenze di base e specifiche della tipologia di Scuola, nonché il raggiungimento degli obiettivi formativi integrati previsti dal tronco comune e l’espletamento delle attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia di Scuola.

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi di base:

  • approfondire e aggiornare le conoscenze in tema di biologia molecolare, eziopatogenesi, fisiopatologia e patologia per raggiungere la piena consapevolezza dell’unità fenomenologica dei diversi processi morbosi e saperne interpretare la natura sulla base delle relazioni fisiopatologiche tra differenti organi ed apparati;
  • sviluppare conoscenze di epidemiologia, metodologia e semeiotica (fisica, di laboratorio e strumentale - compresa la medicina nucleare e la diagnostica per immagini) al fine di acquisire una capacità critica nell’utilizzo delle moderne metodologie di ricerca e di diagnostica;
  • conseguire la capacità di eseguire una valutazione multidimensionale del paziente e delle sue problematiche, mediche e sociali;
  • saper gestire in sicurezza e autonomia i principali farmaci e dispositivi di assistenza al malato, nonché le situazioni di emergenza di più frequente osservazione nei reparti medici;
  • acquisire le nozioni fondamentali relative alle metodologie di ricerca clinica ed alle sperimentazioni farmacologiche;
  • apprendere e confrontare le proprie motivazioni e posizioni ideologiche e morali con l’etica che la cura della persona umana impone;
  • conoscere le problematiche fondamentali relative a prevenzione, sanità pubblica e medicina sociale: in particolare conoscere gli aspetti legali e di organizzazione sanitaria della professione, nonché quelli del SSN, sapendo dare le opportune indicazioni per il pieno utilizzo delle strutture del SSN, in relazione ai bisogni espressi e in funzione delle caratteristiche dei gruppi sociali, del territorio e dell’ambiente di vita e di lavoro, nel rispetto dei criteri della buona pratica clinica.

Obiettivi formativi propri della tipologia di Scuola:

  • acquisire conoscenze approfondite delle malattie più comuni e delle malattie croniche non trasmissibili, nonché delle malattie rare di più frequente osservazione;
  • saper scegliere criticamente gli strumenti e i percorsi diagnostici più appropriati, anche di competenza specialistica, valutandone di volta in volta l’indicazione e l’utilità attesa;
  • saper interpretare i risultati prodotti dagli accertamenti di laboratorio, strumentali, di imaging, di endoscopia e di istologia patologica;
  • saper prescrivere, alla luce dei profili rischio/beneficio e costo/efficacia, il trattamento (farmacologico, non farmacologico, chirurgico) più appropriato nelle diverse condizioni cliniche di specifica competenza della Medicina Interna e Generale;
  • saper discriminare tra condizioni di urgenza e di emergenza reale o potenziale, comprese quelle di carattere tossico o traumatico, saperne identificare possibilmente la causa e mettere in atto tutti i provvedimenti disponibili per assicurare il mantenimento delle funzioni vitali;
  • maturare un’adeguata esperienza nell’applicazione di trattamenti farmacologici, nutrizionali e strumentali, anche in pazienti critici;
  • saper identificare il proprio ruolo e condividere la responsabilità decisionale nelle condizioni di competenza specialistica e multidisciplinare al fine di garantire la continuità delle cure;

Obiettivi formativi integrati (tronco comune)

  • acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell’organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie;
  • saper riconoscere i più comuni disordini di carattere specialistico e saper scegliere le modalità di approfondimento diagnostico e di trattamento, potendo distinguere le condizioni che necessitano della consulenza specialistica da quelle che possono essere risolte direttamente dall’internista;
  • acquisire le conoscenze fondamentali diagnostiche, terapeutiche, psicologiche ed etiche necessarie per una visione globale del paziente.

Attività professionalizzanti obbligatorie (APO):

  • aver redatto e controfirmato almeno 100 cartelle cliniche di pazienti ricoverati o ambulatoriali seguiti personalmente; le cartelle debbono riportare un esame obiettivo completo che comprenda, tra l’altro, una valutazione globale delle condizioni del paziente e un piano di lavoro per l’inquadramento diagnostico e l’approccio terapeutico;
  • aver partecipato ad almeno 50 consulenze internistiche presso reparti esterni, specialistici o territoriali;
  • aver interpretato almeno 30 esami elettrocardiografici e posto diagnosi dei più comuni disordini del ritmo, della conduzione e della ripolarizzazione;
  • avere eseguito personalmente almeno 10 di ciascuna delle seguenti manovre invasive: paracentesi, toracentesi, prelievo per emogasanalisi;
  • aver partecipato all’esecuzione di almeno 10 di ciascuna delle seguenti indagini strumentali: ecocardiografia, endoscopia digestiva e delle vie respiratorie, prove di funzione respiratoria;
  • aver acquisito competenza sulle tecniche di base ed avanzate di rianimazione cardiopolmonare (BLS e ACLS) e aver partecipato ad almeno 2 manovre di rianimazione su paziente o manichino;
  • aver eseguito direttamente almeno 10 esami ecografici e interpretato immagini di interesse internistico (collo, tiroide, mammella, torace, apparato digerente, fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni e surreni, vescica);
  • aver discusso con lo specialista: almeno 10 esami ecocardiografici, 5 esami angiografici, 20 RX torace o rachide, 10 TC o RMN encefalo;
  • aver partecipato ad almeno 20 turni di guardia divisionale o interdivisionale, assumendo la responsabilità in prima persona (con possibilità di consultazione del tutor), anche nell’ambito della Medicina d’Urgenza e del Pronto Soccorso;
  • aver seguito direttamente la conduzione, secondo le norme della buona pratica clinica, di almeno 2 sperimentazioni cliniche controllate e di 1 studio osservazionale

 

Calendario Didattico per l’anno accademico 2019/2020: da definire

Valutazione attività

Le attività teorico-pratiche che vengono svolte nell’ambito della Scuola verranno svolte mediante esame di profitto al termine di ciascun anno accademico, previa compilazione e verifica del libretto diario.

Docenti e tutor 

In questa sezione sono riportati gli elenchi dei docenti cui sono assegnati gli insegnamenti per l’a.a. 2019/2020 e dei tutor cui sono assegnati gli specializzandi nell’ambito del loro percorso formativo. Da notare che, oltre a tali figure, a cui sono formalmente assegnati i ruoli prescritti, si alternano nell’attività di tutoraggio i dirigenti medici che operano presso le strutture identificate per lo svolgimento dell’attività assistenziale.

Strutture didattiche

In questa sezione sono presentate le strutture didattiche afferenti ad Aziende Ospedaliero-Universitarie ed Ospedaliere inserite nella rete formativa della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università di Torino:

  • AOU Città della Scienza e della Salute di Torino
  • AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano
  • AO Ordine Mauriziano di Torino
  • AO S. Croce e Carle di Cuneo
  • ASL Città di Torino
  • ASL TO3
  • ASL TO5
  • ASL CN1
  • ASL CN 2 Alba/Bra
  • ASL AT di Asti
  • AUSL della Valle d’Aosta
  • Fondazione del Piemonte per l’Oncologia – IRCCS, Candiolo
  • Humatis Torino – Ospedale Gradenigo

Frequenze extra-rete formativa all’estero

  • Mayo Clinic, Rochester, Minn. (USA)
  • Tufts Medical Center, Boston, Mass. (USA)
  • Harvard Medical School – Brigham and Women’s Hospital, Boston, Mass. (USA)
  • University of Cincinnati, Cincinnati, OH (USA)
  • University Health Network and University of Toronto (Canada)
  • St. Michael Hospital, Toronto (Canada)
  • Tohoku University Graduate School of Medicine – Sendai (Giappone)
  • Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, Kolongo (Uganda)
  • Neema Hospital di Nairobi (Kenya)
  • Karolinska University Hospital, Stoccolma (Svezia)
  • University College London Hospitals (NHS) (Gran Bretagna)
  • St. George’s Unversity Hospitals (NHS), London (Gran Bretagna)
  • Cliniques Universitaires Saint-Luc di Bruxelles (Belgio)
  • Institut de Recherche Expérimentale et  Clinique, Université Catholique de Louvain, Brussels (Belgio)
  • Hôpital de Paris-Sud, Paris (Francia)
  • Hôpital Saint-Louis, Paris (Francia)

Referente Amministrativo: Marita Ferro

Orario segreteria: 9.00 – 12.00 / 14.00 – 15.00

Scuola di Specializzazione in Medicina nucleare

Direttrice: Prof.ssa Désirée Deandreis

Area Scientifico-Disciplinare: MED/36

Durata: 4 anni 

Descrizione: Lo specialista in Medicina Nucleare matura conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della Diagnostica per Immagini e nel campo della Terapia Radiometabolica (Radioligand-Therapy) attraverso l’utilizzo di radiofarmaci secondo gli obiettivi formativi attraverso un approccio multidisciplinare alle patologie affrontate nei vari ambiti clinici. Inoltre, matura competenze informatiche, di analisi di immagine e di Intelligenza Artificiale per applicazioni cliniche nell’ambito dell’imaging.

Modalità erogazione della didattica (on-line / frontale):

Le attività didattiche teoriche comprendono:

  • lezioni frontali previste dal programma didattico
  • partecipazione a seminari tematici multidisciplinari svolti all’interno delle Scuole afferenti all’Ateneo
  • partecipazione a webinar organizzati dalle Società Italiana ed Europea di Medicina Nucleare riconosciuti istituzionalmente
  • partecipazione a conferenze nazionali e internazionali,
  • esercitazioni a piccoli gruppi con presentazione e discussione di casi diagnostici,
  • scientific breakfast con discussione della letteratura scientifica.

Tali attività sono anche erogate per via telematica con piattaforma webex e caricate su Moodle. Inoltre, un calendario condiviso di tutte le attività previste così come una a cartella di condivisione del materiale didattico protetta sarà a disposizione di tutti gli specializzandi della Scuola.

Requisiti d'accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia

Modalità di accesso: Concorso Nazionale

Lingua: Italiana

  • fondamenti di matematica e fisica con particolare riguardo alla fisica delle radiazioni;
  • fondamenti di fisiologia e di fisiopatologia;
  • modalità d'interazione tra radiazioni ionizzanti e strutture biologiche;
  • radiosensibilità dei tessuti e degli organi;
  • radioprotezione
  • teoria dei radiofarmaci e basi di chimica radiofarmaceutica;
  • statistica e fondamenti di ricerca clinica;
  • informatica;
  • strumentazione ed applicazione dell'elettronica in Medicina Nucleare;
  • struttura e funzionamento degli apparecchi di rivelazione e misura delle radiazioni ionizzanti (vivo e vitro);
  • struttura e funzionamento dei softwares per la ricostruzione delle immagini;
  • trattamento e analisi delle immagini;

Obiettivi formativi specifici della Scuola in Medicina Nucleare:

  • principi di decadimento radioattivo e valutazione e statistica del conteggio radioattivo;
  • radiochimica, radiofarmacia in particolare preparazione e controllo di qualità dei radiofarmaci;
  • marcatura con radionuclidi di cellule, strutture subcellulari e molecole biologiche;
  • supervisione ed assicurazione di qualità dei processi di preparazione, controllo e somministrazione dei radiofarmaci;
  • metodologie e protocolli delle indagini diagnostiche in vivo riguardanti i vari organi ed apparati;
  • studio dei processi patologici neoplastici e non neoplastici mediante radionuclidi e radiofarmaci;
  • tecniche di acquisizione e di elaborazione dei dati per il trattamento delle immagini, con particolare riguardo a quelle relative alla tomografia per emissione (SPET e PET);
  • integrazione e valutazione dei risultati diagnostici con le informazioni cliniche e di risultati delle altre indagini;
  • principi e norme di radioprotezione dei pazienti, degli operatori e del pubblico;
  • indicazioni, procedure e risultati, metodologie e dosimetria riguardanti le applicazioni dei radiofarmaci.
  • applicazioni di terapia medico nucleare e teranostica nei processi neoplastici e non neoplastici;
  • principi ed applicazione delle tecniche di radioimmunologia, immunoradiometria ed altre inerenti la M.N. in vitro;

  • metodologie diagnostiche non utilizzanti traccianti radioattivi (TC, RMN);
  • capacità d’integrazione e di interpretazione dei risultati delle metodologie medico-nucleari con quelli delle metodiche radiodiagnostiche, con particolare riguardo alle modalità di fusione delle immagini;
  • organizzazione delle attività di un Servizio di M.N. e principi per l’assicurazione della qualità;
  • nozioni delle metodologie di base per la corretta impostazione della ricerca scientifica;
  • conoscenza della normativa e della legislazione concernenti l’impiego delle radiazioni
  • principi di analisi d’immagine (Radiomica) nella Diagnostica per Immagini
  • acquisizione dei processi per il trattamento dei “big data”, e applicazione delle tecniche di Machine learning e di Intelligenza Artificiale nella Diagnostica per Immagini

Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:

  • frequenza presso le strutture di M.N. e collaborazione all’ impostazione, effettuazione, refertazione ed archiviazione delle indagini diagnostiche in vivo riguardanti i seguenti settori clinici: sistema nervoso centrale; apparato cardio-vascolare; apparato osteoarticolare; apparato respiratorio; apparato urogenitale; apparato digerente; sistema endocrino; sistema ematopoietico e linfatico; processi neoplastici, infiammatori e degenerativi.

Un minimo di 1000 prestazioni diagnostiche opportunamente distribuite nei diversi settori, saranno necessarie per l’acquisizione di una sufficiente preparazione.

Inoltre, lo specializzando/a deve frequentare per almeno 3 mesi una sezione di Terapia radiometabolica ed effettuare un congruo numero di indagini di diagnostica per immagini non legate all’utilizzo dei radionuclidi (Tc, ecografie).

Lo specializzando/a potrà concorrere al diploma dopo aver completato tutte le attività professionalizzanti.

Lo specializzando/a, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.

Didattica

Il Medico in formazione specialistica svolge la propria attività formativa secondo le modalità previste dalla normativa vigente, sulla base di criteri stabiliti dal Consiglio della Scuola; viene assegnato alle Strutture di Medicina Nucleare facenti parte della rete formativa secondo il piano formativo individuale deliberato dal Consiglio della Scuola e per il tempo necessario ad acquisire le abilità professionali da esso previste. Per tutti i 4 anni della Scuola di Specialità sin dall’inizio ogni specializzando/a sarà gradualmente coinvolto nella progettualità della Scuola e della Struttura Ospedaliera, dovrà seguire seminari, approfondire gli argomenti di studio mediante ricerche bibliografiche, webinar, partecipare a gruppi di studio e a Convegni scientifici.

Lo specializzando/a attraverso una formazione tecnico-scientifica in presenza del tutor, dovrà acquisire le conoscenze elaborate dal gruppo di cui entrerà a far parte, e usufruirà delle strutture didattiche a disposizione della Scuola (aula didattica, biblioteca, mezzi informatici, camera calda, laboratorio di analisi di immagine).

Si richiederà allo specializzando/a di collaborare all’attività clinica nel grado di autonomia definito dalle norme di legge e delle attrezzature idonee allo svolgimento della sua attività.

In particolare, il primo anno della Scuola è dedicato all’apprendimento delle basi di preparazione dei radiofarmaci attraverso l’utilizzo di generatori, la manipolazione di radionuclidi all’interno di celle schermate dedicate e dei processi di marcatura tramite kit freddi o sintesi di radiofarmaci in house all’interno della Radiofarmacia.

Inoltre, lo specializzando/a sarà coinvolto sotto la supervisione del tutor nella valutazione dell’appropriatezza delle indagini diagnostiche di Medicina Nucleare, nella gestione del paziente e verifica della corretta preparazione all’esame e gestione della fase anamnestica. Inoltre, in collaborazione con il tutor provvederà ad acquisire un’autonomia nella gestione dei supporti informatici legati alla visualizzazione e all’interpretazione delle immagini.

Dal punto di vista didattico il primo anno è in particolare dedicato all’apprendimento, attraverso lezioni condivise con le Scuole di Specialità di Radiodiagnostica e Radioterapia, dei principi base della Radiobiologia, Radioterapia, delle più’ comuni metodiche Radiologiche (Rx, TC, MRI e Ecografia) e dell’anatomia radiologica. In maniera specifica nell’ambito della Medicina Nucleare vengono poste le basi della Fisica delle Radiazioni con particolare riferimento al fenomeno del decadimento radioattivo, della radioprotezione del paziente e degli operatori sanitari, della strumentazione utilizzata in MN e delle varie applicazioni cliniche. Lo specializzando/a in particolare verrà introdotto alle principali tecniche applicate in Medicina Nucleare rappresentate da: metodica ibrida PET/CT (Tomografia ad Emissione di Positroni/ Computed Tomography) e SPECT/CT (Single Photon Emission tomography) tramite gamma camera e alle metodiche scintigrafiche più tradizionali.

In collaborazione con il Tutor lo specializzando/a pianificherà il proprio lavoro progressivamente con modalità sempre più autonoma ottemperando agli impegni stabiliti dall'ordinamento per le attività professionalizzanti.

Dovrà raggiungere capacità tecnico-scientifiche tali da poter adeguatamente gestire le metodiche di medicina nucleare con spirito critico e propositivo e comincerà a partecipare attivamente all’attività di ricerca della struttura. Tale attività include in particolare la gestione di database clinici specifici per patologia e concordati con il tutor di riferimento.

Dal punto di vista didattico il secondo anno è dedicato al rafforzamento dell’approccio clinico alle singole patologie e al ruolo delle metodiche di medicina nucleare nell’iter diagnostico terapeutico, all’apprendimento delle tecniche laboratoristiche in vivo-vitro e di marcatura cellulare e delle basi della chimica radiofarmaceutica al fine di ampliare la conoscenza dei radiofarmaci.

Lo specializzando/a dovrà essere in grado di organizzare e gestire il lavoro di programmazione e refertazione delle immagini delle metodiche di Medicina Nucleare in modo autonomo, concreto e affidabile, tenendo conto delle capacità di comunicazione ed interazione con il resto del personale tecnico, infermieristico e di radiofarmacia.  La pianificazione e la realizzazione del proprio lavoro favorirà le capacità di autonomia e responsabilità che permetteranno allo/a specializzando/a/a di auto gestirsi nell'ambito delle attività diagnostiche e nelle diverse indicazioni cliniche per apparato e patologia essendo parte attiva nella programmazione dell’attività quotidiana.

In particolare, dovrà saper individuare e gestire eventuali criticità quotidiane cliniche e diagnostiche, sapere interloquire con i clinici e discutere in maniera critica un’indagine diagnostica sotto la supervisione del tutor.

Inoltre, lo specializzando/a sarà sempre più attivamente coinvolto nell’attività di ricerca della struttura acquisendo una progressiva autonomia nello sviluppo di lavori scientifici e abstract che saranno affidati al singolo anche per la sottomissione a congressi Nazionali e Internazionali.

Dal punto di vista didattico verranno approfondite le principali indagini diagnostiche di Medicina Nucleare nell’ambito delle singole patologie.

L’ultimo anno della scuola sarà incentrato sulla piena acquisizione dell’autonomia nella pianificazione e nella realizzazione del proprio lavoro nell'ambito delle attività diagnostiche di Medicina Nucleare. Inoltre, il quarto anno è dedicato all’apprendimento presso i centri coinvolti nella rete formativa dei principi e delle applicazioni cliniche della terapia radiometabolica secondo un’approccio “teranostico” ovvero l’applicazione di metodiche diagnostiche al fine di selezionare i pazienti candidati alla terapia medico nucleare e alla scelta del radiofarmaco terapeutico di riferimento. Inoltre, lo specializzando/a dovrà acquisire le conoscenze adeguate alla somministrazione degli stessi radiofarmaci terapeutici e alla gestione delle tossicità ad essi correlate.   Lo specializzando/a dovrà inoltre apprendere e rendere operative le conoscenze gestionali connesse alla conduzione di un laboratorio di ricerca, di diagnostica e procedure aziendali dimostrando inoltre di conoscere e di saper applicare le norme di sicurezza che tali ambienti di lavoro richiedono e di saper elaborare protocolli di procedure così come richiesto per il sistema controllo di qualità nell'ambito pubblico e privato.

In particolare, nell’ambito della ricerca sarà coinvolto in attività di analisi d’immagine avanzata attraverso approcci informatici (Radiomica, Intelligenza Artificiale, Modelli 3D) e di analisi di “big data”.

Visita i seguenti link:

 Infine, dovrà essere in grado di trasmettere le conoscenze di base agli studenti dei Corsi di laurea, al personale sanitario in genere ed in particolare essere in grado di supervisionare le attività dei colleghi più giovani promuovendone l’acquisizione di competenze e capacità tecniche e diagnostiche.

Valutazione attività: L’attività sarà valutata sistematicamente attraverso prove d’esame annuali con la commissioni formata dai docenti dell’attività didattica dell’anno in corso.

Docenti e tutor:

Il corpo docente della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica è costituito da Professori di ruolo di I e II fascia, da Ricercatori universitari e da personale operante nelle Strutture Sanitarie appartenenti alla rete formativa ed in possesso dei requisiti previsti dal D.I. n. 402/2017.

Elenco Docenti da vedere in base a quelli inseriti quest’anno

  • Prof. Aglietta Massimo - Professore Ordinario
  • Prof. Arezzo Alberto - Professore Associato
  • Prof.Ssa Arvat  Emanuela - Professore Ordinario
  • Dott.Ssa Bellò Marlena  - SSN
  • Prof. Biancone  Luigi - Professore Ordinario
  • Prof. Bisi   Gianni -  Professore a Contratto
  • Prof.Ssa Deandreis  Desireeè - Professore Associato
  • Dott. Faletti   Riccardo  - Ricercatore di tipo B
  • Prof. Fariselli Piero-  Professore Ordinario
  • Prof. Mario Levis - Ricercatore di tipo B
  • Prof.Ssa Giustetto Carla - Professore Associato
  • Prof. Lopiano  Leonardo - Professore Ordinario
  • Prof. Monaco  Vincenzo - Professore Associato
  • Dott. Passera Roberto - SSN
  • Prof. Porta Massimo - Professore Ordinario
  • Prof. Richiardi Lorenzo - Professore Ordinario

Tutori designati annualmente dal Consiglio della Scuola guidano gli specializzandi nel loro percorso formativo:

  • Prof.ssa Desireè Deandreis
  • Dott.ssa Marilena Bellò
  • Dott.ssa Roberta Casoni

Strutture Didattiche

Ai fini di una completa e armonica formazione professionale, lo Specializzando/a è tenuto a frequentare le diverse strutture, servizi, settori, attività in cui è articolata la rete della Scuola di Specializzazione in Medicina Nucleare  con modalità e tempi di frequenza funzionali agli obiettivi formativi stabiliti dal Consiglio della Scuola.

Rete Formativa aa. 2019/2020 - Strutture Didattiche:

Sede Scuola:

  • SC Medicina Nucleare U - Responsabile: Prof.ssa Desireè Deandreis - AOU Città della Salute e della scienza di Torino – Presidio Molinette - Via Genova, 3 – 10126 Torino

Rete Formativa:

  • SC Medicina Nucleare - Responsabile: Dott.ssa Manuela Racca - Istituto di Candiolo - FPO – IRCCS Strada Provinciale, 142 -KM 3.95 - 10060 Candiolo (TO)
  • SC Medicina Nucleare – Responsabile: Dott. Riccardo Emanuele Pellerito - AO Mauriziano - Largo Filippo Turati 62, 10128 Torino
  • SC Medicina Nucleare – Responsabile: Dott. Alberto Papaleo - Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo – Via M. Coppino, 26 Cuneo

Frequenze extra-rete formativa all’estero

L’Art. 11 del Regolamento in materia di Scuole di Specializzazione prevede:

  • In conformità al programma formativo personale dello specializzando/a, in coerenza con l’ordinamento didattico, gli specializzandi possono svolgere un periodo di formazione professionalizzante all’estero presso strutture non inserite nella rete formativa, previa motivata delibera del Consiglio della Scuola e formale accettazione della struttura ospitante.
  • Il periodo di formazione fuori rete formativa non può superare i diciotto mesi nell’intero corso di studi.

Frequenze extra-rete formativa in Italia

  • Le disposizioni sulla formazione professionalizzante fuori rete formativa all’estero si applicano anche nel caso in cui la struttura ospitante sia in Italia previa delibera del Consiglio della Scuola e stipula di idonea convenzione tra la Scuola e la struttura ospitante.

Scuola di Specializzazione in  Nefrologia
Direttore: Prof. Filippo Mariano
Sede: AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
Area scientifico-disciplinare: MED/14
Durata: 4 anni

Descrizione della figura

Lo specialista nefrologo deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della fisiopatologia e clinica delle malattie del rene e delle vie urinarie; gli ambiti di competenza clinica e di ricerca sono la semeiotica funzionale e strumentale, la metodologia clinica e la terapia dietetica, farmacologica e strumentale in nefrologia con particolare riguardo alla terapia sostitutiva della funzione renale dialitica e post trapianto

Obiettivi formativi

lo specializzando deve acquisire approfondite conoscenze di anatomia, fisiologia, biochimica, genetica, immunologia, biologia molecolare, farmacologia e statistica che permettano la piena comprensione della funzione normale del rene e della fisiopatologia delle malattie renali e costituiscano una solida base per l'aggiornamento continuo e la valutazione critica dei risultati della ricerca

lo specializzando deve acquisire il corretto approccio statistico e le basi metodologiche del laboratorio, della clinica e della terapia, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali, anche mediante l'utilizzo di tecnologia informatica aggiornata.


Lo specializzando deve acquisire gli strumenti conoscitivi e l’esperienza professionale necessari per

  1. prevenire, diagnosticare e curare le malattie renali ereditarie ed acquisite incluse le nefropatie glomerulari e tubulointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie, i disordini del metabolismo idrosalino e dell'equilibrio acido-base, la ipertensione arteriosa, la insufficienza renale acuta e cronica;
  2. praticare la emodialisi extracorporea e tecniche correlate e la dialisi peritoneale;
  3. avere gli elementi teorici e pratici per la corretta gestione del trapiantato renale nella fase di immissione in lista attiva del candidato, e nella fase successiva di follow-up ambulatoriale del post-trapianto;
  4. saper inquadrare olisticamente il paziente, affrontando con un corretto approccio diagnostico e terapeutico le comuni situazioni cliniche internistiche, anche di urgenza;
  5. acquisire le conoscenze ed esperienze necessarie per un corretto inquadramento diagnostico delle malattie delle vie urinarie e delle complicazioni chirurgiche del trapianto di rene,
  6. saper approntare un accesso vascolare per la dialisi d'emergenza, confezionare una fistola artero-venosa e impiantare un catetere peritoneale;
  7. apprendere i principi e le manovre necessari al funzionamento delle apparecchiature per dialisi.

Le attività professionalizzanti obbligatorie (APO) previste dalla legge sono le seguenti:

  • attività clinica per almeno 12 mesi in un Centro di Emodialisi: ogni specializzando deve prestare assistenza ad almeno 2 pazienti per turno;
  • attività clinica per almeno 12 mesi in un reparto di Nefrologia con accettazione di pazienti non selezionati: ogni specializzando deve prestare assistenza ad almeno 100 pazienti;
  • attività clinica in un ambulatorio di Nefrologia per pazienti esterni: ogni specializzando deve eseguire almeno 150 visite;
  • attività clinica in un centro/ambulatorio per la preparazione ed il follow-up di trapianto di rene: ogni specializzando dovrà eseguire almeno 50 visite
  • partecipazione ad almeno 40 turni di guardia attiva in reparti di nefrologia con accoglienza non selezionata;
  • esecuzione di almeno 10 trattamenti extracorporei di urgenza;
  • partecipazione ad almeno 30 seminari con esame e discussione di casi istopatologici renali;
  • posizionamento di almeno 5 cateteri venosi per emodialisi extracorporea;
  • partecipazione al confezionamento di almeno 5 fistole artero-venose;
  • partecipazione all’impianto di almeno 5 cateteri peritoneali
  • trattamento del paziente in terapia intensiva, avendo seguito almeno 20 pazienti critici in terapia intensiva sottoposti a trattamento extracorporeo.

Percorso formativo
Le attività caratterizzanti specifiche sono costituite dalle lezioni teoriche (vedi piano di studi) e dalle attività cliniche; in particolare gli specializzandi frequenteranno i settori di nefrologia, dialisi e trapianto, sia in degenza sia in ambulatorio.Piano di studi 

Valutazione
La valutazione delle competenze teoriche avviene attraverso esami orali o scritti relativi ai singoli corsi. Per le abilità pratiche viene utilizzata una scheda di valutazione compilata dal tutor di sede, relativa alle singole abilità previste per ogni settore.

Rete formativa

La rete formativa attuale è la seguente:

  • SC Nefrologia, Dialisi e Trapianto U AOU, Città della Salute e della Scienza di Torino, Torino
  • SC Nefrologia e Dialisi Ospedale S. Giovanni Bosco, ASL Città di Torino, Torino
  • SC Nefrologia e Dialisi  AO Ospedale S. Croce e Carle, Cuneo
  • SC Nefrologia e Dialisi, Ospedale Maggiore di Chieri (TO)
  • SC Nefrologia e Dialisi, Ospedale degli infermi, Rivoli (TO)
  • SC Nefrologia e Dialisi, Ospedali Riuniti, Cirie’ (TO)
  • SC Nefrologia e Dialisi, Ospedale Cardinal Massaia, Asti

Referente Amministrativo: Dott.ssa Perello Elisa Maria

Scuola di Specializzazione in Scienza dell’alimentazione

Sede della scuola: AOU Città della Salute E Della Scienza -Torino

Direttrice: Prof.ssa Simona Bo

Area Scientifico-Disciplinare: MED/49

Durata: 4 anni

Modalità di erogazione della didattica: frontale/on-line

Requisiti di accesso: Laurea specialistica e/o magistrale in Medicina e Chirurgia (classe 46/S e classe LM-41); Laurea del Vecchio Ordinamento in Medicina e Chirurgia

Modalità di accesso: Concorso Nazionale

Lingua: Italiano

Descrizione

Lo Specialista in Scienza dell’Alimentazione deve possedere e sviluppare durante il percorso formativo le conoscenze teoriche di base e specifiche della disciplina, l’abilità tecnica e le attitudini necessarie a gestire in modo congruo con gli standard nazionali ed europei la valutazione dello stato nutrizionale, la gestione di interventi dietetico-nutrizionali personalizzati per patologia, la nutrizione artificiale ospedaliera e domiciliare. Deve inoltre sviluppare le seguenti capacità: lettura critica della letteratura scientifica, stesura di un protocollo di ricerca e di un articolo scientifico, comunicazione con il paziente e i familiari, interazione costruttiva con dietisti, altri specialisti e operatori sanitari.

Didattica

L’attività didattica è organizzata in seminari, a cui partecipano i docenti del corso, gli specializzandi ed eventuali esperti a seconda degli argomenti. Sono previste lezioni frontali per il primo ed il secondo anno.Gli obiettivi formativi specifici includono le seguenti attività diagnostiche e terapeutiche:i meccanismi fisiologici e patologici della regolazione del comportamento alimentare; la valutazione dello stato di nutrizione; l'acquisizione di metodologie di diagnosi e trattamento nutrizionale - in tutte le fasce di età - delle patologie correlate all'alimentazione (tra cui anche tumori, sarcopenia, insufficienza intestinale, malattia renale o epatica avanzata, pre e post-chirurgia generale/specialistica/bariatrica, post-trauma o ustione, durante ricovero in rianimazione); la valutazione dell'impatto della malattia sullo stato di nutrizione; l'organizzazione dei servizi dietetici ospedalieri, dei servizi preposti all'erogazione della nutrizione artificiale; le competenze nell'elaborazione di profili nutrizionali personalizzati di tipo enterale e parenterale e nella gestione dei presidi per la somministrazione della nutrizione artificiale; l'acquisizione di metodologie per lo studio dei disordini del comportamento alimentare; la conoscenza delle allergie e delle intolleranze alimentari; la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare e delle patologie carenziali e, inoltre, l’acquisizione della capacità di interpretazione critica della letteratura scientifica, della produzione di pubblicazioni scientifiche e della stesura di linee guida.Il programma dei seminari per l’anno corrente (2019-2020) è in corso di definizione.

Valutazione attività

Lo specializzando viene valutato alla fine di ogni anno relativamente alle competenze teoriche e pratiche acquisite. Parimenti vengono discussi collegialmente gli eventuali problemi riscontrati durante la frequenza nei reparti, lo svolgimento delle lezioni/seminari, esaminando accuratamente i limiti, punti di debolezza e di forza. Vengono così definite le possibilità di miglioramento e le eventuali azioni correttive da mettere in atto per l’anno successivo.Gli argomenti delle lezioni e dei seminari di ogni anno vengono discussi e condivisi in accordo con i programmi ministeriali.

Docenti e Tutor

In elenco i docenti a cui sono stati assegnati gli insegnamenti per l’anno corrente (2019-2020).

I tutors attuali sono:

Simona Bo; Fabio Dario Merlo. Nell’attività di tutoraggio, si alternano i dirigenti medici che operano presso le strutture identificate per lo svolgimento dell’attività assistenziale.

Strutture didattiche

Nella rete formativa della Scuola sono inserite le seguenti strutture didattiche:

  • Ospedale Molinette -Torino: Dietetica e Nutrizione Clinica

  • Ospedale Infantile Regina Margherita -Torino: Pediatria
  • Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle -Cuneo: Dietetica e Nutrizione Clinica

  • Istituto Auxologico Italiano - Piancavallo: Recupero e Riabilitazione Nutrizionale e Gastroenterologica
  • Ospedale Mauriziano Umberto I - Torino: Dietetica e Nutrizione Clinica
  • ASL Città di Torino: SSD Dietetica e Nutrizione clinica 

Referente amministrativoMarita Ferro

Orario segreteria: 9:00-12:00; 14:00-15:00 


Scuole di Specializzazione (link al Portale di Ateneo) 


 



Ultimo aggiornamento: 08/03/2024 10:04
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